Droni, VBA e loitering munitions cambiano il volto del SAN MARCO
Sull’onda dei mutamenti a livello internazionale e dottrinale, la Brigata Marina SAN MARCO (BMSM) già da qualche anno ha intrapreso un profondo processo di trasformazione. Un processo che punta a rimodellarne l’organizzazione e la struttura in senso sempre più marcatamente expeditionary, ai fini dell'esecuzione di operazioni anfibie a tutto spettro all'interno del battlespace costiero e litoraneo (ambiente fluviale incluso) e in contesti diversificati, che spaziano dagli scenari ibridi a quelli ad alta intensità.
In tale ambito, il concetto di impiego anfibio è sempre più orientato verso una forza, basata sul mare, completamente scalabile, flessibile, versatile e altamente manovrabile, addestrata ed equipaggiata per operare come una Initial Entry Force in un contesto di crisi e per condurre Distributed Maritime Operations (DMO), mediante l’impiego di pacchetti capacitivi di forze ridotte ma letali. Dunque, ecco anche per il SAN MARCO il focus specifico su raid condotti con unità leggere, tipo commando, estremamente mobili e con elevatissime funzionalità in termini di comando e controllo, e la sperimentazione, avviata dal 2023, del concetto di Littoral Expeditionary Group (LEG).
Il concetto LEG prevede, a similitudine di quanto accade in altre forze anfibie estere, un Gruppo Navale Anfibio, composto da navi anfibie, unità di scorta e logistiche, e una Landing Force imbarcata a livello di compagnia rinforzata scalabile fino a un battaglione. L'obiettivo è incrementare la capacità di intervenire rapidamente in contesti di crisi, principalmente per la difesa degli interessi nazionali, concentrandosi, nel caso italiano, sull'area del Mediterraneo Allargato, garantendo una forza di intervento rapido e flessibile in grado di spaziare dalla conduzione di operazioni letali, come raiding force di piccole dimensioni, a missioni di Assistenza Umanitaria e Risposta a Disastri (HA/DR) in supporto a nazioni partner.
In questo processo un ruolo importante è giocato anche dagli equipaggiamenti e dall'acquisizione di una serie di nuovi sistemi in linea con l’evoluzione concettuale e capacitiva di cui sopra. Nel presente articolo parleremo esattamente di questo aspetto, sfruttando il supporto prezioso che ci ha gentilmente offerto il Comandante della Brigata Marina SAN MARCO, Contramm. Grazioso.
La dronizzazione della Brigata SAN MARCO
Il cardine dell’evoluzione capacitiva della Brigata Marina SAN MARCO riguarda la sua “dronizzazione”. Anzi, è chiaro che dronizzarsi diventa tanto più importante quanto più si è in presenza di un’unità che deve operare con pacchetti di forze sempre più piccoli, autonomi e letali. In questo, su RID lo scriviamo da anni… il drone è fondamentale.
L'articolo completo è pubblicato su RID 6/25, disponibile online e in edicola.
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