
La Guerra in Ucraina passerà alla storia come il primo conflitto con un enorme impiego di droni e sistemi unmanned da entrambe le parti. Gli Ucraini hanno decimato la Flotta russa del Mar Nero con gli USV, mentre i Russi hanno impiegato i droni kamikaze di costruzione iraniana (SHAHED-136) per colpire in profondità le città ucraine. Entrambi utilizzano ogni mese decine di migliaia di droni FPV per colpire gli avversari, sostituendo l’azione di gran parte dei mortai e dell’artiglieria campale, con costi minori e maggiore precisione e flessibilità.
Dopo aver incassato pesanti sconfitte nel Mar Nero, la Marina Russa (VMF) sembra aver deciso un nuovo approccio. Qualche giorno fa, l’agenzia di stampa Izvetsia ha reso nota la costituzione di 5 nuovi “reggimenti” di Marina dedicati all’impiego di mezzi unmanned di ogni tipo (UAV, UCAV, USV, UUV, UGV, e Loitering Munitions). Si tratta di un Reggimento per ogni Flotta (Mar Nero, Nord, Baltico) più altri 2 Reggimenti per la Flotta del Pacifico, che deve coprire un’estensione notevole. Altri 2 reparti di minori dimensioni verranno prossimamente assegnati alla Flottiglia del Mar Caspio e a quella fluviale del Dnepr (lungo il fronte ucraino).
I compiti assegnati a questi Reggimenti sono piuttosto ampi e comprendono la ricognizione e l’attacco contro navi e obiettivi costieri, e la protezione delle proprie basi e navi contro la minaccia degli attacchi condotti da mezzi similari.
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