
Dal 21 al 23 maggio Piacenza è tornata al centro del dibattito nazionale sulla sicurezza informatica e sulla protezione delle infrastrutture critiche, con la seconda edizione della CYBSEC-EXPO. L’evento – organizzato da Mediapoint & Exhibitions – si è svolto in contemporanea alla HYDROGEN EXPO (alla sua 4a edizione) e alla “neonata” NUCLEAR POWER EXPO, raccogliendo oltre 220 espositori e ribadendo la centralità del “triangolo” tra transizione energetica, sicurezza delle infrastrutture critiche e sviluppo tecnologico.
Nel solco del successo dello scorso anno, RID Analytics ha rinnovato il proprio impegno contribuendo alla fiera con un convegno di altissimo profilo, “Proteggere e valorizzare i dati: come affermarsi nell’attuale scenario competitivo” moderato dal Direttore di RID, Pietro Batacchi. Un titolo che è già una chiave di lettura: perché proteggere e valorizzare il dato, in uno scenario geostrategico come quello odierno – caratterizzato cioè da una competizione sempre più accentuata e strutturata – è diventata una necessità strategica, funzionale alla difesa del tessuto industriale nazionale, alla resilienza della nostra filiera manifatturiera (che, lo ricordiamo sempre, è la seconda in Europa) e, più in generale, alla tenuta competitiva del sistema-Paese. Nel corso del panel – che ha visto alternarsi figure di primo piano del settore, tra cui Daniela Borrelli (Responsabile Domestic Business Development della Cyber & Security Solutions Division di Leonardo), Emanuele Galtieri (CEO di CY4GATE), Clemente Casoria (Capo Ufficio Cyber del VI Reparto SMD), Alberto Pagani (docente presso l’Università di Bologna) ed Emiliano Citarella (Data Scientist e Presidente della cooperativa Youlysses) – è emerso con chiarezza come la protezione del dato sia inseparabile dalla sua valorizzazione: un dato accessibile, interpretabile, integrato è da considerarsi oggi come un moltiplicatore di competitività.
Un altro tema centrale emerso dal confronto è stato il legame sempre più forte tra tecnologie disruptive e minacce ibride. L’innovazione ha abbattuto molte delle tradizionali barriere d’accesso per ferire il nemico: oggi, strumenti digitali a basso costo, di facile impiego e a moderata efficacia offensiva permettono di colpire un bersaglio senza violarne fisicamente i confini. Ne risulta un’estensione della superficie operativa e d’attacco. In questo quadro, lo scontro con attori ostili – Russia in primis – si consuma sempre più “sotto-soglia”, nell’ambiente cognitivo, che si affianca oggi a tutti gli effetti agli altri domini operativi (Ucraina, Medioriente e India-Pakistan docet). Infiltrare, disinformare, manipolare: è economico, difficile da attribuire e può avere effetti devastanti. Per destabilizzare una democrazia liberare, oggi, non serve per forza un sistema d’arma; “basta” un algoritmo, un deepfake, una narrazione calibrata per erodere consenso e coesione dall’interno.
Una particolare attenzione, quest’anno, è stata riservata al legame sempre più stretto tra cyber security, valorizzazione del dato e rilancio del comparto nucleare nazionale. La prima edizione della NUCLEAR POWER EXPO, svoltasi in parallelo alla CYB-SEC, ha rimesso al centro una filiera che in Italia è tuttora solida e forte e che oggi torna ad assumere una nuova valenza strategica. Un rilancio che è figlio di una scelta governativa, ma che ha assunto adesso pure una direzione concreta e strutturata a livello industriale, testimoniata dalla recente nascita di Nuclitalia, la nuova società partecipata da Enel (51%), Ansaldo Energia (39%) e Leonardo (10%). In questo contesto, la protezione del dato e delle infrastrutture digitali non è solo un requisito, ma un fattore abilitante. Il settore nucleare è intrinsecamente esposto a rischi dal punto di vista dell’ambiente cibernetico: ogni sistema – dai reattori ai sistemi logistici, passando dai centri di controllo hardware e software – può rappresentare un potenziale punto di vulnerabilità. In questo contesto, la sicurezza digitale non è solo un requisito tecnico, ma una condizione imprescindibile per garantire la sicurezza fisica dell’intera infrastruttura.
La registrazione del convegno, che abbiamo trasmesso in diretta, è disponibile sui nostri prinicipali canali social (Telegram, Facebook, X e YouTube).