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Presentato EXCALIBUR, il primo XLUUV per la Royal Navy 19/05/2025 | Michele Cosentino

Il 15 maggio 2025 la Royal Navy ha presentato pubblicamente il suo primo drone subacqueo di taglia extralarge, immesso ufficialmente nei propri ranghi con il nome XV EXCALIBUR. Si tratta di un evento significativo nel panorama mondiale dei droni subacquei XLUUV: EXCALIBUR è infatti il primo della categoria anche nell’ambito delle Marine europee. 

La sigla alfabetica che precede il nome formale del drone – XV, eXperimental Vessel – ne caratterizza la natura di dimostratore tecnologico. L’EXCALIBUIR è il risultato concreto e tangibile del progetto CETUS, programma di sperimentazione avviato nel 2022 a cura degli enti tecnici della Royal Navy dedicati alla valutazione dei mezzi unmanned e delle industrie del settore. Realizzato dalla società MSubs di Plymouth e messo in acqua per la prima volta lo scorso febbraio, EXCALIBUR ha una lunghezza di 12 m, un diametro di 2,2 m e un dislocamento di 19 t. Nei mesi scorsi, il drone ha svolto le prove di accettazione in banchina e in mare nell’area della base navale di Devonport.

Come già accennato, EXCALIBUR non è un drone operativo ma un dimostratore tecnologico, il cui scopo è finalizzato a valutare le modalità con cui i droni di questa categoria possono svolgere diverse tipologie di operazioni nella dimensione subacquea, tra cui missioni di intelligence, sorveglianza e ricognizione (ISR), anche in alti fondali, il dispiegamento di sensori e altri carichi utili (anche in zone marittime contestate e inaccessibili), e la possibilità di ingaggio cinetico per contrastare eventuali minacce nemiche. EXCALIBUR sarà assegnato al neo costituito Fleet Experimentation Squadron, gestito dal nuovo Disruptive Capabilities and Technologies Office della Royal Navy, e affiancherà lXV PATRICK BLACKETT, l’unità di superficie in servizio da qualche anno destinata appunto alla sperimentazione di tecnologie innovative nella dimensione marittima.

Dalle immagini della presentazione dello XLUUV britannico si possono apprezzare i timoni a X, un’elica tripala e un piccolo albero, verosimilmente telescopico, per l’osservazione in superficie e per la trasmissione/ricezione di informazioni. Le generose dimensioni di EXCALIBUR ne evidenziano le doti di autonomia e carico utile superiori rispetto agli UUV di “taglie” minori, mentre la configurazione modulare consente di adattarlo alla specifica missione da svolgere, dimostrando, quindi, un’intrinseca capacità multiruolo.

Alla cerimonia del 15 maggio hanno partecipato anche rappresentanti delle altre Nazioni che, insieme alla Gran Bretagna, aderiscono all’iniziativa AUKUS, ossia Australia e Stati Uniti, probabilmente interessate a valutare la capacità dell'XLUUV per un eventuale impiego nel teatro Indopacifico. Peraltro, EXCALIBUR è dimensionalmente paragonabile all’XLUUV ORCA statunitense, lungo 15 m nella configurazione di base. Sempre a titolo di paragone, EXCALIBUR ha dimensioni simili all’XLUUV cinese, osservato nei giorni scorsi a bordo di un rimorchio e di cui RID aveva già riportato l’esistenza.

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