RIVISTA ITALIANA DIFESA
Nasce il VBM 30 NG: il FRECCIA di nuova generazione 24/04/2025 | Eugenio Po

Il 30 dicembre 2024, con il contratto sottoscritto dalla Direzione Armamenti Terrestri (TERRARM) con il CIO (Consorzio Iveco – Oto Melara, realtà paritetica tra IDV e Leonardo), è partito il programma per il Veicolo Blindato Medio (VBM) 30 New Generation, relativo cioè ad un FRECCIA ampiamente rinnovato, soprattutto nell’ambito delle protezioni e della letalità.

Come abbiamo già anticipato su queste pagine (vedi RID 02/25 pagg. 6-8), il contratto prevede la fornitura di 76 VBM nella nuova configurazione VBM 30 New Generation (1): 60 nella variante Combat (dotata di mitragliera X-GUN 30 da 30 mm) e 16 in quella Controcarro (armata sempre di X-GUN 30 e di missili controcarro SPIKE LR2). Tale contratto, che ha un valore di 1.039 milioni di euro, comprende, oltre allo sviluppo del nuovo modello, anche altri elementi, sui quali torneremo più avanti. Il programma VBM 30 New Generation prevede la realizzazione di un prototipo, che sarà consegnato entro la fine del 2027. Tale prototipo sarà impiegato per lo sviluppo, la validazione (insieme alle attività in laboratorio per l’integrazione della componentistica elettronica di nuovo sviluppo) e per tutto il processo di omologazione, al termine del quale dovrebbe iniziare la produzione. La fornitura dei VBM 30 New Generation di serie è prevista, infatti, a partire dal 2028.

Si tratta quindi di un progetto che porterà, appunto, a innovare radicalmente tutta la famiglia di blindati ruotati da combattimento FRECCIA e allo sviluppo di soluzioni tecniche potenzialmente implementabili, sotto forma di retrofit, sulla gamma esistente.

Dal VBM Plus al VBM 30 New Generation

Per capire la genesi di questo contratto e quella del VBM 30 New Generation è necessario fare un passo indietro. Quattro anni fa, il 30 dicembre 2021 (si veda RID 02/22 Pag. 8), CIO e Direzione Armamenti Terrestri avevano già sottoscritto un contratto di aggiornamento del FRECCIA, un accordo noto anche come “contratto 2128”. Questo progetto, che l’Esercito aveva denominato VBM MLU, era stato appunto battezzato VBM Plus dal CIO.

Il “contratto 2128” (VBM Plus) del 2021, divenuto esecutivo nel 2022, aveva l'obiettivo di allungare la vita utile del veicolo - da qui, quindi, la denominazione MLU - senza però andare a migliorare in maniera importante le caratteristiche di mobilità, di protezione e di letalità del FRECCIA originale.

Tuttavia, da gennaio 2022 ad oggi, il mondo è cambiato profondamente: di conseguenza le esigenze e le necessità delle Forze Armate europee e occidentali sono mutate altrettanto radicalmente e, con esse, anche quelle dell’Esercito Italiano. A loro volta, queste nuove esigenze operative hanno comportato la necessità di migliorare le caratteristiche di potenza di fuoco, di mobilità e di protezione del VBM, ma anche a quelle di incrementare il potenziale di crescita del veicolo (rendendolo, per esempio, pronto ad integrare sistemi di nuova generazione): tutto ciò ha appunto portato all’attuale VBM 30 New Generation.

L'attuale VBM 30 New Generation è, quindi, un'ulteriore evoluzione del VBM Plus del “contratto 2128”: un'evoluzione più sofisticata e prestante, nata sia per risolvere le obsolescenze sia per aumentare ulteriormente la capacità del veicolo.

Con il VBM New Generation sono state quindi implementate nuove soluzioni che garantiranno continuità e attualità per i prossimi decenni, rispondendo quindi alle esigenze attuali e future dei reparti di fanteria media dell’EI.

A livello pratico, dunque, il VBM 30 New Generation parte dal VBM Plus: gran parte di ciò che si era iniziato a fare con il “contratto 2128”, cioè la risoluzione dei “phase out” e il miglioramento di alcuni componenti, resta anche nel nuovo progetto (a ulteriore spiegazione, dunque, del perché si fosse mantenuta inizialmente la denominazione VBM Plus).

L’articolo completo è pubblicato su RID 5/25, disponibile online e in edicola.

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