
La Marina Brasiliana ha avviato il rinnovo della propria componente anfibia, affidandosi ancora una volta alla formula “usato sicuro”. Nei giorni scorsi, infatti, è stato firmato un accordo con il Regno Unito per acquisire le 2 moderne LPD classe ALBION, ALBION e BULWARK, costruite nel periodo 1998-2004, che la Royal Navy ha anticipatamente posto in riserva nel 2023-2024 per risparmiare sui costi di ammodernamento e per i noti problemi legati alla scarsità di personale.
L’accordo, firmato il 2 aprile a margine della 15ª edizione della LAAD di Rio de Janeiro, rappresenta ancora un atto preliminare in vista della sua effettiva contrattualizzazione. Mancano quindi i dettagli sui costi dell’operazione – le ALBION costarono originariamente circa 800 milioni di sterline – e sul percorso da seguire, anche se i precedenti non mancano.
Il Brasile ha infatti una lunga esperienza nell'acquisizione di naviglio di seconda mano, dalle portaerei sino ai dragamine; in tal senso, i rapporti con Londra sono consolidati da decenni. In campo anfibio, alle 2 LST tipo SIR acquistate dalla Royal Navy nel 2007-2009 (compresa l’ALMIRANTE SABOIA, ex SIR BEDIVIRE degli anni ’60 ma ricostruita nel 1994-1998 e tuttora in servizio, da sostituire con le nuove LPD), è seguita nel 2018 la portaelicotteri d’assalto anfibio (LHD) OCEAN, entrata in servizio nel 1999 e trasferita al Brasile proprio nel 2018. Rinominata ATLANTICO, ha sostituito la portaerei SAO PAULO quale nave ammiraglia della flotta brasiliana.
La ATLANTICO è un’unità di concezione moderna, recentemente testata anche per l’impiego di droni di vario modello con l'obiettivo di un'eventuale configurazione come drone-carrier. Questa nave si è affiancata a un'altra unità anfibia realizzata a fine anni ’90, la LPD BAHIA, ex FOUDRE, in servizio con la Marina Francese dal 1998 al 2015. Trasferita al Brasile dopo alcune modifiche, la nave è diventata operativa nel 2016.
Le 2 ALBION appartengono alla stessa generazione di naviglio anfibio, di concezione moderna e flessibilità migliorata, combinando l’ampio bacino allagabile poppiero con capacità di supporto per mezzi aerei. Rispetto alla BAHIA – lunga 168 m e larga 23,5, con 12.000 t di dislocamento, una velocità massima di 21 nodi, oltre 20.000 km di autonomia e capacità di trasportare fino a 470 uomini e 4 elicotteri – le unità dismesse dalla Royal Navy risultano più grandi.
Si tratta infatti di LPD lunghe 176 m e larghe quasi 29, con un dislocamento di 21.500 t. Le capacità di carico variano a seconda della missione, ma dispongono, accanto a 325 posti-letto per l’equipaggio, gli staff di comando e aeronautico, fino a 710 posti per i Royal Marines. Rispetto al singolo LCU e ai 4 LCM – o un massimo di 10 mezzi minori – che il bacino del BAHIA può accogliere, le ALBION imbarcano 4 LCU Mk-10, più altri 4 LCVP posizionati sulle gru, oltre a un maggior numero di mezzi corazzati pesanti.
Al contrario della LPD francese, le 2 unità inglesi non dispongono di hangar per elicotteri, anche se il ponte di volo può ospitare fino a 2 velivoli pesanti, come il CH-47 o il MERLIN. La velocità massima è di 18 nodi, con un’autonomia di 15.000 km.
Come per il trasferimento dell’OCEAN, è probabile che nell'ambito di un intervento di revisione generale vengano sostituiti alcuni sensori e sistemi d’arma, con l’obiettivo di avere le 2 navi operative entro il 2026. Rimane incerta, invece, la sorte della comunque ancora recente BAHIA, che potrebbe eventualmente essere ceduta all’Argentina.
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