
Fra le priorità dell’Amministrazione Trump, che si prepara a presentare il primissimo budget per la Difesa da un triliardo di dollari nei prossimi mesi (quello relativo al Fiscal Year 2026), c’è anche la costruzione di uno scudo difensivo antimissile per gli Stati Uniti continentali (CONUS).
L’iniziativa, inizialmente nota come IRON DOME for America, presto ribattezzata GOLDEN DOME, richiederebbe enormi investimenti poiché il Decreto Presidenziale del 27 gennaio impegna il Pentagono a formulare un piano per un sistema difensivo capace di abbattere missili balistici, ipersonici, cruise avanzati e altre minacce provenienti da Stati “near peer” o “peer” o da organizzazioni terroristiche.
Il rapporto del Pentagono sarebbe dovuto arrivare già entro fine marzo, ma così non è stato.
Sulla base del GOLDEN DOME for America, ma separatamente, l’Amministrazione Trump vuole anche piani aggiornati su come garantire la difesa antimissile “di teatro” a favore di Paesi alleati e delle installazioni americane all’estero.
La Missile Defense Agency, in collaborazione con la United States Space Force, ha annunciato l’organizzazione di un evento di consultazione con l’industria al complesso Von Braun al Redstone Arsenal di Huntsville, in Alabama, dal 30 aprile al 2 maggio prossimi. Tema dell’incontro “Supporting Missile Defense Agency (MDA) Next-Generation Missile Defense and Golden Dome for America”, è specificamente l’uso di Intercettori basati nello Spazio (Space Based Interceptors, SBI).
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