
In un’intervista alla NBC, Trump ha minacciato l’Iran affermando che se non ci sarà un accordo sul nucleare il Paese verrà bombardato. Teheran, difatti, avrebbe respinto al mittente la richiesta – contenuta in una missiva recapitata agli Ayattollah a inzio marzo – di negoziazioni dirette, dicendosi invece disponibile a negoziazioni indirette attraverso l’Oman.
Intanto, gli USA continuano a potenziare il proprio dispositivo militare in area Golfo/Medioriente. In questo momento, nella base aerea di Diego Garcia (distante circa 4.000 km dall’Iran) sarebbero presenti 6/7 bombardieri stealth B-2 SPIRIT (5 dei quali sulla pista e i restanti negli shelters), 6-7 tanker KC-135 STRATOTANKER, 1-3 cargo C-17 GLOBEMASTER III e un velivolo multi-intelligence da pattugliamento P-8 POSEIDON.
Contestualmente, una decina di C-17 GLOBEMASTER III starebbero facendo la spola dalla Corea del Sud fino alla base aerea di Isa, in Bahrain e si ipotizza stiano trasportando batterie PATRIOT. Sembrerebbe inoltre che il 124th Fighter Wing, e in particolare il 190th Fighter Squadron della Idaho National Guard su assaltatori A-10, stia per essere trasferito in area di operazioni CENTCOM.
Nel Mar Rosso è presente il TRUMAN Carrier Strike Group (il quale sta già effettuando operazioni di combattimento contro gli Houthi in Yemen, in video) che comprende la portaerei USS HARRY S.TRUMAN (CVN-75) e il relativo Air Wing (CVW-1), l’incrociatore lanciamissili USS GETTYSBURG (CG-64), e i 3 caccia USS STOUT (DDG-55), USS THE SULLIVANS (DDG 68) e USS JASON DUNHAM (DDG 109).
Nel Golfo Persico sono presenti: la USS LEWIS.B PULLER (Expeditionary Mobile Base, ESB-3); 4 navi del Military Sealift Command: la USNS ARCTIC (T-AOE 8), USNS LARAMIE (T-AO 203), USNS ALAN SHEPARD (T-AKE 3) e la USNS AMELIA EARAHRT(T-AKE 6). In zona anche la NAVCENT Task Force 52 con 4 cacciamine: USS SENTRY (MCM-3), USS GLADIATOR (MCM-11), USS DEVASTATOR (MCM-6) e USS DEXTROUS (MCM-13). Partecipa alle operazioni anche un sottomarino: l’USS GEORGIA (SSGN-729), un ex SSBN classe OHIO convertito per il lancio di missili da crociera TOMAHAWK.
A questo imponente dispiegamento si sta per aggiungere il Carrier Strike Group-1, comprendente la portaerei USS CARL VINSON (CVN-70) e relativo Air Wing (CVW-2), l’incrociatore USS PRINCETON (CG-59), il caccia USS STERETT (DDG-104), mentre non è chiaro se sia presente anche il caccia USS WILLIAM P. LAWRENCE (DDG-110). Il Carrier Strike Group è partito da Guam il 29 marzo e al 31 si trovava nelle Filippine, a circa una decina di giorni di navigazione dalla zona di operazioni.
Un tale dispiegamento di forze non lascia molto spazio a dubbi: gli Stati Uniti si starebbero preparando a colpire direttamente l’Iran se questo non dovesse accettare l’ultimatum sul nucleare.
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