
Con il tema "Innovare, Collaborare, Consegnare", l’esibizione UDT (Undersea Defence Technology) di quest’anno si svolge in un momento critico, di intensificazione delle minacce alle infrastrutture critiche sottomarine, che richiede una risposta decisa dal punto di vista dello sviluppo e della produzione di nuove tecnologie. Il focus dell’evento è, principalmente, sugli Autonomous Underwater Vehicles (AUVs) e sugli Unmanned Underwater Vehicles (UUVs), che rappresentano un cambiamento paradigmatico nelle operazioni navali.
I progressi nella tecnologia sonar e nei sistemi di sorveglianza subacquea occupano un posto di rilievo, poiché queste tecnologie costituiscono l’ossatura delle capacità di guerra antisommergibile (ASW) in un’epoca in cui la proliferazione di sottomarini presenta sfide sempre maggiori. L’integrazione dell’intelligenza artificiale nei sistemi di difesa subacquea è un tema centrale, con discussioni su come l’AI possa migliorare i processi decisionali, perfezionare il riconoscimento dei bersagli e consentire operazioni autonome in ambienti contestati.
Questa rivoluzione dell’AI si estende all’elaborazione e all’analisi dei dati, aspetto che permette alle forze navali di vagliare enormi quantità di dati provenienti dai sensori subacquei in modo più efficiente ed efficace. Le innovazioni nella tecnologia stealth attirano una notevole attenzione, mentre le nazioni cercano di mantenere il vantaggio strategico delle operazioni subacquee non rilevabili. Tra questi sviluppi rientrano i progressi nella riduzione della firma acustica, le contromisure per la rilevazione non acustica e nuovi sistemi di propulsione progettati per minimizzare la tracciabilità.
La protezione delle infrastrutture critiche subacquee (CUI) ha acquisito un’urgenza senza precedenti a seguito di recenti episodi di sospetto sabotaggio, che hanno reso le tecnologie per il monitoraggio e la protezione di cavi sottomarini e oleodotti un punto focale dell’UDT 2025. Le tecnologie di integrazione multi-dominio, che permettono il coordinamento senza soluzione di continuità tra piattaforme subacquee e quelle operanti in altri domini (superficie, aria, spazio e cyber), dimostreranno come le future operazioni navali trascenderanno i confini tradizionali. Questa integrazione è cruciale per una stabilire una completa maritime domain awareness e una risposta coordinata alle minacce emergenti.
L'esposizione mette in evidenza anche i progressi nel campo delle piattaforme e delle tecnologie per sottomarini, inclusi gli sviluppi relativi al programma TYPE 212CD. Una conferenza si è tenuta proprio questa mattina con un focus sulla cooperazione navale tra Norvegia e Germania, motore principale del programma industriale congiunto, con la speranza che altri paesi come Canada, Grecia e Polonia possano aderire.
Nell’area espositiva, alcuni prodotti esemplificano in modo particolare le tendenze tecnologiche attuali. Ad esempio, il grande mock-up dell’AUV GREYSHARK di EuroAtlas, attualmente in fase di test con la Marina Tedesca, sottolinea i progressi nella progettazione e produzione di sistemi capaci di monitorare le CUI (per settimane). Particolarmente interessanti sono i primi risultati emersi dal progetto CETUS britannico e dall'esperienza operativa della Royal Navy con gli XLUUVs, che saranno discussi nel pomeriggio.
Le innovazioni nel settore dei sottomarini, minisommergibili e UUV hanno innescato una crescita nello sviluppo degli effector. In particolare, è confermato che il 212CD sarà in grado di lanciare un missile antiaereo, e un progetto per un siluro anti-siluro è in corso; maggiori dettagli saranno rivelati da TKMS – Atlas Elektronik. Anche le unità più piccole e gli UUV possono ampliare le proprie capacità, come dimostrato e attualmente esposto da WASS, per la prima volta sotto i colori di Fincantieri. L’azienda presenta il mini-siluro BLACK SCORPION, recentemente integrato anche a bordo del Drass DS-8 SDW.
Alcune tecnologie fanno il loro debutto, come il SONABLOW, un esclusivo dispositivo di sparo acustico subacqueo, destinato a sostituire il sistema di accensione elettrico con un comando acustico, sviluppato dalla francese RTSys in collaborazione con la DGA francese. Un altro tabù è stato infranto: la Marina Tedesca e quella Norvegese hanno apertamente discusso della possibilità di sviluppare una nuova mina navale da schierare con i loro nuovi sottomarini, un elemento che conferma ulteriormente il ritorno delle operazioni navali nella loro accezione più “tradizionale”. Questo trend è stato ulteriormente confermato dai rappresentanti del consorzio Eurotorp, che riferiscono di una considerevole domanda per il collaudato siluro leggero MU-90. Fonti di Eurotorp confermano che il siluro rappresenta ancora una soluzione all’avanguardia ed efficace, e che eventuali minori obsolescenze possono essere rapidamente risolte. Il tema principale della giornata sarà la possibilità di integrare il siluro su qualsiasi tipo di piattaforma, incluse UAVs, USVs, AUVs, minisommergibili e molte altre.
(Foto: BAE Systems)
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