A breve il BMS (Battle Management System) ARGO sarà dato in dotazione anche alla Brigata Paracadutisti FOLGORE e alla Brigata Alpina JULIA.

Il sistema, prodotto dalla ditta fiorentina Rebel Alliance, è in dotazione al 9° Rgt. Sicurezza Cibernetica ROMBO e può integrarsi con il sistema IMPERIO, il nuovo sistema C4I dell’Esercito basato sul software della società danese SitaWare che copre i livelli ordinativi da Reggimento a Corpo d’Armata. ARGO mira invece ai livelli ordinativi inferiori, e ha lo scopo di rendere più semplice, veloce e precisa la gestione degli obiettivi, comprimendo i tempi della catena sensor-to-shooter. ARGO si basa su un modulo RACE (Rebel Alliance Core Engine) e su un livello applicativo che gestisce l’interfaccia uomo-macchina e le funzioni BMS.

Durante la recente esercitazione VOLPE BIANCA 2025, tenutasi in Val Pusteria (Bolzano) la scorsa settimana, era possibile notare un militare completamente equipaggiato dall’aspetto “poco umano”. Ciò era dovuto al visore che, unitamente al passamontagna bianco, ne nascondeva completamente il volto, mentre la mano destra ondeggiava e le dita si muovevano.

Difficile capire da fuori cosa stesse facendo; di fatto, il visore faceva le veci di uno schermo ad alta risoluzione di grandi dimensioni, e sullo stesso erano visibili le immagini provenienti da tutti i sensori, in particolare UAV, in volo “dentro” la bolla tattica, oltre alle mappe e ai dati di ARGO. L’azione delle mani consentiva al militare di gestire la situazione, ingrandendo a piacimento le immagini in quel momento più rilevanti, ed effettuando le stesse operazioni che avrebbe potuto fare rimanendo in un posto comando. In pratica, grazie ad ARGO e al dispositivo di realtà virtuale/aumentata indossato, collegato a una radio MANET (Mobile Ad-hoc NETwork), il singolo individuo si trova in un posto comando de-materializzato che diventa a pieno titolo un nodo della rete.

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