
Al termine di un contenzioso legale, il quale ha avuto come protagonisti i gruppi industriali HD Hyundai Heavy Industries (HHI) e Hanwha Ocean, il programma per i futuri cacciatorpediniere lanciamissili sudcoreani KDDX è giunto a una svolta importante, dopo aver subito almeno un anno di ritardi.
In particolare, la DAPA (Defense Acquisition Program Administration), ossia l'ente responsabile del procurement militare in Corea del Sud, è prossima a decidere la strategia di acquisizione per la fase successiva del programma, secondo 3 possibili soluzioni: un contratto a trattativa diretta con HHI, una competizione fra le 2 aziende, oppure lo sviluppo congiunto del progetto di dettaglio e la conseguente ripartizione fra esse della fase costruttiva vera e propria.
Il programma KDDX ha una rilevanza sul piano industriale e tecnologico, perché rappresenta il primo relativo a un cacciatorpediniere lanciamissili completamente progettato e costruito in Corea del Sud. Inoltre, sotto il profilo operativo, la sua importanza risiede nelle future attività del neo-costituito Task Fleet Command della Marina Sudcoreana: le nuove unità, che ammonteranno a un totale di 6 esemplari, infatti, rappresenteranno le piattaforme principali dei 3 Task Squadron (71°, 72° e 73°), composti dalle maggiori unità da combattimento di Seoul, e integrati proprio nel Task Fleet Command. La pianificazione operativa prevede, infatti, che ciascun Task Squadron sarà formato, a regime, da 6 unità: un cacciatorpediniere lanciamissili classe JEONGJO THE GREAT, un cacciatorpediniere lanciamissili classe SEJONG THE GREAT, 2 cacciatorpediniere classe CHUNGMUGONG YI SUN-SIN e altrettanti KDDX.
L'analisi completa, che riepiloga i fatti della vicenda giudiziaria tra le 2 aziende e fornisce tutti i dettagli tecnici dei futuri KDDX "Made in Korea", sarà pubblicata sul prossimo numero di Risk&Strategy WEEKLY (09/25), in uscità venerdì.
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