
Ieri sera, insieme a Stefania Battistini, Giornalista e Inviata di guerra del Tg1, e a Pietro Batacchi, Direttore di RID, Rivista Italiana Difesa, abbiamo parlato di questi 3 anni di guerra in Ucraina e abbiamo cercato di tracciarne le principali caratteristiche e dinamiche. Lo abbiamo fatto avvantaggiandoci di 2 punti di vista molto diversi, ma anche estremamente complementari: quello di chi, da un lato, ha raccontato e documentato il conflitto direttamente dal campo, e quello di chi, dall’altro, lo ha invece osservato con il giusto distacco, necessario ad un’analisi tecnica e strategica.
Dalla conversazione è emerso come questa guerra possa considerarsi un vero e proprio intreccio tra le logiche dei conflitti del passato, che vedono come protagonisti trincee, carri armati, missili, artiglieria, mine, e una fortissima innovazione tecnologica. In questo scenario, l’informazione è diventata essa stessa un’arma: la guerra in Ucraina è stata la prima guerra “convenzionale” – ad alta intensità e a lunga durata – ad essere interamente documentata online nella storia, caratterizzata da un flusso continuo di dati e una lotta incessante contro la disinformazione e la propaganda.
Abbiamo poi parlato dell’incursione ucraina a Kursk e di come Stefania Battistini sia stata la prima giornalista a documentare l’evento a livello internazionale, di “come sta la Russia” e di quanto quest’ultima abbia imparato da questa guerra, soprattutto sotto il profilo tecnologico.
La discussione ha condotto, infine, ad una domanda inevitabile: una “pace giusta” è, oggi, realmente possibile?
Qui sotto, potete trovare il video per recuperare la Diretta. Buona visione!
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