
A metà febbraio circa, il Ministero della Difesa britannico ha diramato un invito alle industrie interessate per partecipare a un simposio, fissato per oggi, 5 marzo 2025, sullo sviluppo di droni di superficie e subacquei destinati alle operazioni di sorveglianza subacquea.
L’invito è legato a un’iniziativa - nota come Project CABOT – concernente la realizzazione di un’architettura operativa basata su una famiglia di droni di superficie noti come TYPE 92 e una di droni subacquei denominati TYPE 83. Il concetto su cui si basa l’iniziativa è il pattugliamento in funzione antisommergibili del cosiddetto “bastione Atlantico”, a cura di una flotta dei predetti droni, di sottomarini d’attacco a propulsione nucleare classe ASTUTE e delle nuove fregate classe CITY/TYPE 26.
Da quanto divulgato da Whitehall, il Project CABOT è l’iterazione finale del Project CHARYBDIS, verosimilmente uno studio eseguito dalla Submarine Delivery Agency (SDA) sotto l’egida di un programma a sua volta noto come “ASW Spearhead” e portato avanti dall’Agenzia governativa britannica responsabile dell’innovazione in ambito MoD: nonostante la frammentazione di responsabilità tipica dell’establishment militare d’Oltremanica in materia di programmi, progetti e attività, il Project CABOT farà probabilmente uso di quanto maturato in materia di innovazione digitale e tecnologica nell’ambito di un’altra iniziativa, denominata "NATO ASW Barrier Smart Defence Initiative”.
Essenziale per la riuscita del Project CABOT è la collaborazione fra i soggetti pubblici e privati legati al settore delle operazioni nella dimensione subacquea, in questo caso concentrata in una ben determinata regione marittima del teatro euroatlantico. Il MoD britannico ha inoltre specificato che il Project CABOT si articolerà secondo 2 fasi.
L'articolo completo, con tutti i dettagli su Project CABOT e sul futuro della sorveglianza subacquea UK, sarà pubblicato su Risk&Strategy WEEKLY 08/25 in uscita venerdì.
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