
Dopo lunghi mesi di incertezza, il Primo Ministro Keir Starmer ha finalmente rotto gli indugi, appena prima del cruciale incontro con il Presidente USA Trump (avvenuto giovedì 27 febbraio), e ha annunciato un incremento alla spesa militare britannica.
Rispetto al piano di spesa presentato nell’aprile 2024 dal precedente Primo Ministro, il Conservatore Rishi Sunak, viene anticipato di 3 anni l’approdo alla soglia di spesa del 2,5% del PIL. L’obiettivo sarà ora raggiunto con il budget dell’anno finanziario 2027/28, invece che nel 2030/31.
Il budget crescerà già l’anno prossimo, ma per sapere di quanto dovremo attendere la manovra finanziaria di Primavera con annessa Spending Review per (almeno) i prossimi 3 esercizi.
Il Primo Ministro ha ulteriormente specificato che anche i fondi per l’Intelligence continueranno a crescere, e andranno ad essere conteggiati all’interno della spesa Difesa, generando un totale che, a partire da aprile 2027, sarà quindi del 2,6%.
Dobbiamo qui specificare che questo è in linea con le indicazioni NATO su cosa rientra nella spesa per la Difesa e anche il “piano Sunak” del 2024 calcolava sia il budget delle Forze Armate sia le spese per l’Intelligence, l’assistenza all’Ucraina, le pensioni del settore Difesa e l’Integrated Security Fund.
Quel livello di spesa sarà almeno mantenuto, e probabilmente aumentato ulteriormente, in ossequio all’intento dichiarato di raggiungere quota 3% nel corso della prossima legislatura, quindi nella prima metà degli anni ‘30. Una quota, quella del 3%, che la NATO informalmente già definisce “il nuovo 2%”.
L'articolo completo, con tutti i dettagli, sarà pubblicato su Risk&Strategy WEEKLY 7/25, in uscita oggi.
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(Foto: Lauren Hurley/No 10 Downing Street)