RIVISTA ITALIANA DIFESA
MARSEC, i nuovi USV di Singapore 17/02/2025 | Michele Cosentino

Città-Stato ubicata a in corrispondenza di uno dei choke points marittimi più importanti del mondo, Singapore è impegnata in un deciso potenziamento delle sue forze navali per assicurare la sorveglianza e la protezione dei cospicui traffici marittimi ivi transitanti.

La Marina locale è da lungo tempo al lavoro anche nella sperimentazione delle operazioni di sorveglianza mediante mezzi unmanned di superficie: circa 20 anni fa, un’unità da sbarco classe ENDURANCE della Marina di Singapore è stata dispiegata nel Golfo Persico con in dotazione un USV (Unmanned Surface Vessel) da 9 m PROTECTOR, prodotto da Rafael.

Dopo aver valutato a lungo varie soluzioni per le proprie esigenze, da gennaio 2025 la Marina di Singapore ha iniziato le operazioni di pattugliamento dello Stretto omonimo mediante 2 esemplari di USV, semplicemente denominati MARSEC (MARitime SECurity) e caratterizzati dai distintivi ottici 602 e 603.

Gli USV sono prodotti dal cantiere navale Lungteh di Taiwan secondo un progetto sviluppato congiuntamente dalla locale Defence Science & Technology Agency (DSTA) e da DSO National Laboratories, in collaborazione altri soggetti privati singaporeani specializzati nell’elettronica, mentre ST Engineering è responsabile per l’integrazione dei sistemi.

Ciascun MARSEC ha un dislocamento di 30 t ed è lungo circa 17 m: le prove di questo modello di drone sono iniziate nel 2023, operando inizialmente con un equipaggio di 2 uomini e poi senza alcuna presenza a bordo. Ciascun MARSEC è dotato di 2 motori diesel azionanti altrettanti idrogetti, che permettono all’USV di raggiungere una velocità massima di 25 nodi e un’autonomia di 36 ore. L’equipaggiamento di missione comprende una sirena, un fanale stroboscopico, un sistema elettro-ottico TOPLITE di Rafael, un avvisatore acustico a lungo raggio GENASYS, un impianto remotizzato con mitragliatrice da 12,7 mm con laser abbagliante e un radar di navigazione. Ciascun USV è gestito da una coppia di operatori a terra.

I 2 MARSEC sono stati utilizzati assieme ad altre unità navali con equipaggio della Marina di Singapore, anche per verificare la prontezza di risposta a eventuali emergenze. Il concetto d’impiego dei MARSEC prevede la presenza e il pattugliamento continuo dello Stretto di Singapore e l’investigazione e l’interdizione di natanti sospetti.

Uno dei sistemi principali a bordo dell’USV è il sistema Collision Detection and Collision Avoidance (CDCA), sviluppato da un’azienda locale per consentire all’USV di muoversi agevolmente nei frequenti “ingorghi” marittimi che si formano nello Stretto di Singapore e di reagire prontamente alle mutevoli condizioni atmosferiche. L’impiego dei MARSEC - di stanza nella base navale di Changi - serve anche ad alleggerire i compiti del naviglio manned singaporiano, integrandosi altresì in un’architettura di sorveglianza locale a cui contribuiscono anche sistemi costieri.

In prospettiva, la Marina di Singapore valuterà l’impiego di questi USV anche per altri ruoli, fra cui contromisure mine, grazie alla possibilità di imbarcare un container da 20 piedi; infine, si pensa all’uso dei MARSEC anche dalle 6 MRCVs (Multi Role Combat Vessels) in costruzione e in programma, utilizzabili come mothership, con il primo esemplare che entrerà in linea nel 2028.

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