Nei giorni scorsi, l’Allied Command Transformation/ACT della NATO (il Comando di Norfolk subentrato al SACLANT dei tempi della Guerra Fredda) ha annunciato la creazione di una nuova TASK FORCE, denominata X, dedicata al contrasto delle minacce nella dimensione subacquea e rigorosamente multinazionale. La decisione è maturata alla luce dei recenti e numerosi incidenti - avvenuti non solo nel Baltico, ma anche in altre aree marittime cruciali, quali lo Stretto di Taiwan - a infrastrutture critiche subacquee, come le reti dei cavi per le comunicazioni telefoniche e digitali fra 2 o più Nazioni. La TASK FORCE X sarà formata da mezzi unmanned, per lo più di superficie e subacquei, che faranno uso di tecnologie innovative, fra cui l’intelligenza artificiale, allo scopo di potenziare le capacità di maritime awareness dell’Alleanza.

In termini pratici, la TASK FORCE X ha preso come modello di riferimento le TASK FORCE 59 (in foto) e 66 dell’US Navy, la prima (creata nel 2021) subordinata alla 5th Fleet e in azione nel Golfo Persico e la seconda (costituita a novembre 2024) inquadrata nella 6th Fleet e formata da 40 militari e civili di base a Napoli. 

L'articolo completo, con tutti i dettagli, sarà pubblicato su Risk&Strategy WEEKLY 5/25, in uscita venerdì.

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