
Italia e Arabia Saudita hanno sottoscritto un accordo per elevare le relazioni tra i 2 Paesi al livello di partenariato strategico.
La firma è giunta nell’ambito di una visita nel Regno del Presidente del Consiglio Meloni e dell'incontro con il Principe ereditario, e sovrano di fatto dell’Arabia Saudita, Mohamed Bin Salman, alias MBS.
I 2 leader hanno firmato l’intesa, che dà via ad una cooperazione strutturata tra i 2 Paesi che abbraccia tutti i settori: da quello politico-strategico a quello commerciale. Roma e Riad, dunque, collaboreranno per supportare il nuovo processo politico in Siria, nell’assistenza al Libano e nella ricostruzione di Gaza, ribadendo, per ciò che concerne quest’ultimo aspetto, la volontà comune di arrivare alla soluzione “due popoli, due stati”.
L’Arabia Saudita, inoltre, garantirà supporto finanziario per la realizzazione del Piano Mattei per l’Africa. Insomma, l’Arabia Saudita cerca nuovi punti di riferimento per diversificare e allentare la dipendenza dagli USA, mentre l’Italia punta ad espandere la propria già forte influenza nel Golfo, potenziando il rapporto con un Regno sempre più proiettato verso il futuro.
In campo militare, sono stati sottoscritti da Leonardo, ELT Group e Fincantieri diversi accordi con realtà locali – GAMI (General Authority for Military Industries), l’entità che si occupa di regolamentazioni e che è responsabile per la localizzazione della spesa militare, SAMI (Saudi Arabian Military Industries), la holding statale che controlla diverse aziende della difesa del Regno, Shamal, compagnia nell’orbita del Ministro degli Esteri, Principe Faisal bin Farhan Al-Saud, ecc. - per sviluppare ulteriormente rapporti comunque già buoni.
Come noto, è in corso al momento una valutazione, da parte dei 3 Paesi partner del GCAP, Italia, Giappone e UK, riguardante la richiesta di accesso al programma dell’Arabia Saudita, specie sul tema dello scambio di informazioni e sul livello di accesso saudita a tali informazioni, mentre stanno entrando nel vivo le negoziazioni per l’acquisto da parte di Riad di un secondo lotto di caccia Eurofighter TYPHOON (48-56 esemplari). In particolare, si sta discutendo della configurazione dei velivoli – se con release software P3E o P4E (Phase 3 Enhancement e Phase 4 Enhancement), quest’ultima caratterizzata dal radar CAPTOR-E Mk2 – dalla quale evidentemente dipendono anche le tempistiche di produzione e consegna.
Ma grandi opportunità ci sono pure nel settore elicotteristico – NH-90, su tutti, ma non solo – e nel settore navale. In quest’ultimo, ricordiamo il requisito per 4 nuove fregate leggere e la RFI (Request For Information) inviata all’industria alla quale Fincantieri ha risposto con il design FCX-30. In generale, si sta parlando di potenziali commesse per un valore ben superiore ai 10 miliardi di euro.
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