
Svoltosi da giugno a novembre 2024 con il coinvolgimento della portaerei CAVOUR, della fregata ALPINO e del PPA RAIMONDO MONTECUCCOLI (Light Plus), il dispiegamento operativo nel teatro Indopacifico dell’Italian Carrier Strike Group - IT CSG 2024, al comando del Contrammiraglio Giancarlo Ciappina - ha rappresentato un’opportunità unica per la Difesa italiana.
Imbarcando fino a 8 velivoli STOVL F-35B (di cui 6 della Marina Militare e 2 dell’Aeronautica) e 7 T/AV-8B+ HARRIER II Plus, dal 12 luglio al 2 agosto 2024 l’IT CSG ha partecipato all'esercitazione a guida australiana PITCH BLACK 2024 (PB24), svoltasi nell’area di Darwin sotto la guida della Royal Australian Air Force (RAAF).
Successivamente, l’IT CSG ha operato nelle aree marittime del Pacifico occidentale, con unità navali e aeromobili delle Marine locali partner/alleate, svolgendo una serie di attività finalizzate allo sviluppo di legami d’interoperabilità anche in un teatro distante come, appunto, l’Indopacifico, ma certamente importante per gli interessi nazionali. In sostanza, il dispiegamento dell’IT CSG ha costituito, dunque, un’occasione interessante per fare il punto sulle attività dell’Aviazione Navale italiana, secondo una vision di lungo termine che abbraccia diversi percorsi evolutivi.
Componente organica della Marina Militare, l'Aviazione Navale del XXI secolo comprende velivoli ad ala fissa e rotante imbarcati e basati a terra, manned e unmanned, personale specializzato e infrastrutture dedicate, e svolge una gamma di compiti "distribuiti" trasversalmente nell’intero spettro delle operazioni militari marittime, fra un macro-requisito di natura continuativa di presenza e sorveglianza e uno di natura periodica - non di rado contestuale al primo - che riguarda la proiezione di un CSG e/o di un Amphibious Task Group (ATG).
Da questo assunto deriva l’articolazione della presente analisi, che parte dall’esame di situazione per la componente ad ala rotante, prosegue con le macchine ad ala fissa (soprattutto in chiave di power projection) e le prospettive di evoluzione nel settore degli aeromobili manned e unmanned, e si chiude con una serie di valutazioni.
L’articolo completo è pubblicato su RID 2/25, disponibile in edicola e in formato digitale sfogliabile online.
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