RIVISTA ITALIANA DIFESA
È stato siglato l’accordo per la creazione del soggetto industriale del programma franco-tedesco MGCS 24/01/2025 | Carolina Paizs

Il 23 gennaio, KNDS Deutschland, KNDS France, Rheinmetall Landsysteme e Thales hanno sottoscritto a Parigi, alla presenza del Ministro della Difesa francese Sébastien Lecornu e del Ministro della Difesa tedesco Boris Pistorius, l'accordo per la costituzione della MGCS Project Company GmbH. Questa società rappresenterà la futura compagine industriale responsabile del programma franco-tedesco MGCS (Main Ground Combat System) che, lo ricordiamo, darà vita al futuro sistema dei sistemi di combattimento terrestre europeo, basato su una famiglia di piattaforme cingolate pesanti da combattimento di nuova generazione.

La futura MGCS Project Company GmbH, che avrà sede a Colonia, in Germania, sarà – come previsto – di proprietà, in parti uguali, delle 4 aziende; ciascuna di esse deterrà, infatti, una quota del 25%, scelta effettuata con l’obiettivo di mantenere lo share tra i 2 Paesi del 50/50.

L'accordo siglato ieri trae origine dalla Lettera di Intenti (LOI) che i Ministri della Difesa di Francia e Germania hanno firmato lo scorso aprile, la quale ha avviato formalmente la Fase 1A del programma. La suddetta intesa tra Berlino e Parigi era finalizzata, appunto, a facilitare la conclusione degli accordi industriali necessari allo sviluppo di un numero ancora imprecisato di veicoli dimostratori – Fase 1B – la cui costruzione sarebbe dovuta avvenire entro la fine del 2024 (possiamo, a questo punto, prevedere che la costruzione dei dimostratori inizierà nei prossimi mesi).

Il programma, lo ricordiamo, è stato formalmente avviato nel 2018 con l’obiettivo di progettare e sviluppare un nuovo carro – o, appunto, una famiglia di veicoli e di sistemi da combattimento terrestre – volto a rimpiazzare progressivamente i LEOPARD 2 e i LECLERC. Tra i Paesi che hanno mostrato interesse per una partecipazione al programma, troviamo il Belgio, la Spagna, i Paesi Bassi, la Norvegia, nonché la Svezia e il Regno Unito, diventati formalmente membri osservatori nel 2021, e l’Italia, anch’essa membro osservatore dall’estate del 2022. Per ciò che concerne il nostro Paese, resta da vedere se le condizioni per una potenziale partecipazione siano cambiate a seguito delle recenti evoluzioni rispetto al programma di acquisizione, da parte dell’EI, del nuovo carro da battaglia, l’I-MBT (Italian Main Battle Tank), oltre che del nuovo cingolato da combattimento per la fanteria (AICS, Armored Infantry Combat System, o A2CS, Army Armored Combat System), basati, rispettivamente, sulle piattaforme PANTHER e LYNX di Rheinmetall.

 

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