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Nuovi dettagli – e conferme – per il programma DDG(X) 17/01/2025 | Carolina Paizs

Durante la 37ª edizione del National Symposium, organizzata dalla Surface Navy Association e svoltasi a Washington D.C. dal 14 al 16 gennaio, sono emerse alcune novità e sono stati confermati diversi aspetti relativi al programma DDG(X) – Next-Generation Guided-Missile Destroyer – volto alla progettazione e allo sviluppo della nuova classe di cacciatorpediniere lanciamissili destinati a potenziare la flotta dell'US Navy.

Il progetto di sviluppo dei DDG(X) si inserisce nel più ampio contesto del programma Large Surface Combatant: le unità di nuova generazione sono destinate, nello specifico, a sostituire i 22 incrociatori classe TICONDEROGA e 28 caccia classe BURKE Flight I/II in servizio con l’US Navy.

Nel corso della conferenza, il Contrammiraglio Bill Daly, Direttore della US Navy Surface Warfare Division, ha enfatizzato come uno dei requisiti fondamentali alla base del programma DDG(X) sia quello di consentire sempre una crescita futura delle unità, grazie alla previsione di margini significativi in termini di SWAP-C (Size, Weight, Power – Cooling). Ad esempio, per ciò che concerne la sensoristica, il radar sarà una versione potenziata dell’AN/SPY-6(V)1 AMDR, già in uso sui DDG-51 Flight III. Inizialmente sarà installato il radar da 37 elementi per antenna (RMA) da 14 piedi (4,26 m), che verrà successivamente sostituito da una versione più grande con 57 RMA da 18 piedi (5,48 m). Lo stesso concetto viene applicato anche sull’armamento: quello iniziale sarà analogo a quello dei DDG-51 Flight III, e comprenderà 96 celle VLS Mk-41, con in più, appunto, la previsione di poter sostituire le 32 celle a prua con 12 celle di maggiori dimensioni (G-VLS, cioè Growth), capaci di lanciare missili ipersonici come il CPS (Conventional Prompt Strike).

Un aspetto particolarmente rilevante emerso durante il Simposio riguarda l’integrazione di armi a energia diretta a bordo dei DDG(X): il Contrammiraglio Daly ha evidenziato l'importanza strategica della combinazione tra armamenti convenzionali e armi a energia diretta, definendola un'evoluzione imprescindibile per affrontare le future sfide operative, in particolare nel contesto dell'Indo-Pacifico.

Un ulteriore elemento distintivo del DDG(X) riguarda le avanzate soluzioni tecnologiche adottate per incrementarne la sopravvivenza e l'efficienza operativa. La nave sarà caratterizzata da una significativa riduzione delle firme infrarosse, acustiche ed elettromagnetiche, migliorando così la propria capacità di eludere le minacce e garantendo una maggiore sopravvivenza in contesti ostili. Inoltre, grazie a un sistema propulsivo (Integrated Power System, IPS) altamente innovativo, il DDG(X) disporrà di una maggiore autonomia operativa e di consumi ridotti.

(Render: US Navy)

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