RIVISTA ITALIANA DIFESA
L’impiego di droni FPV per il contrasto di UAV 17/01/2025 | Igor Markic

In Ucraina, UAV da ricognizione e UAV kamikaze costituiscono tra i sistemi più insidiosi da contrastare.

Non vi sono certo difficoltà tecniche di ingaggio cinetico per questi bersagli, risultando tali aeromobili molto più vulnerabili di aeroplani ed elicotteri nei confronti di artiglieria contraerea missilistica e non; il problema è, però, il rapporto costo-efficacia di tali ingaggi. Missili contraerei costano infinitamente di più di UAV e droni in genere, e anche sventagliate di mitragliere, cannoncini, e mitragliatrici contraeree risultano meno “cheap” di quanto possa sembrare.

Se poi si pensa che droni e droni kamikaze (tipo gli SHAHED) vengono oramai rilasciati in massa, è intuibile quanto possa essere costoso difendersi dai loro attacchi. E, anche se si navigasse nell’oro, è assai improbabile che sia sempre disponibile una massa di missili contraerei corrispondente a quella degli ordigni attaccanti.

Come spesso accade nel contesto ucraino, una soluzione di sempre maggiore efficacia è venuta da un attivista di quella panoplia di organizzazioni della società civile supportanti le Forze Armate ucraine: Serheii Sternenko. È dall’estate scorsa che il suo progetto NABESNYI RUSORIZ è riuscito ad adattare l’impiego di FPV in senso, soprattutto, anti-UAV (C-UAV), presto per la verità imitato dagli stessi Russi.

Così, in soli 3 mesi circa, l’evidenza video degli abbattimenti collezionati in questo modo ammontano a:

 - 211 ZALA;

 - 137 SUPERCAM;

 - 46 ORLAN;

 - 7 LANCET.

Come si vede, a parte i LANCET, che, in senso stretto, sono munizioni circuitanti, per ora non vi sono veri e propri droni kamikaze nella lista, dato che essi osservano profili di volo assai diversi rispetto agli UAV di mera ricognizione.

Per inseguire droni tipo SHAHED occorrerebbero, difatti, dispositivi la cui velocità dovrebbe essere collocata, perlomeno, fra i 400 km/h e i 500 km/h (ovvero più del doppio degli SHAHED), ben al di fuori della portata degli FPV comunemente utilizzati. Non è escluso che gli Ucraini, prima o poi, arrivino a tali prestazioni.

Per il momento, anche i risultati collezionati nei confronti degli UAV risultano rimarchevoli.

L'articolo completo, con tutti i dettagli, sarà pubblicato su Risk&Strategy WEEKLY 1/25, in uscita oggi. Scopri l'approfondimento settimanale di RID.

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