
A circa metà novembre 2024, in una cerimonia svoltasi a Kiel, il nome DRAKON è stato ufficialmente assegnato all’ultimo sottomarino israeliano. Benché l’evento fosse riservato, qualche immagine è trapelata, una delle quali ne mostra la falsatorre e il suo primo Comandante.
Il DRAKON è il terzo esemplare di sottomarini classe DOLPHIN II, è equipaggiato con un impianto AIP e si differenzia dai 2 battelli precedenti - TANIN e RAHAV - per la presenza, nella zona poppiera della falsatorre, di silos per il lancio verticale di missili balistici e/o il rilascio/recupero di droni subacquei.
Infatti, a differenza di TANIN e RAHIV, lunghi 68,6 m, il DRAKON ha una lunghezza di 73 m, con l’aumento dettato proprio dall’allungamento della falsatorre e della zona corrispondente all’interno del battello. Questa capacità del DRAKON è associabile a quella garantita dai 4 tubi da 650 mm di cui esso è dotato (oltre a quelli da 533 mm), poiché sono anch’essi utilizzabili per il lancio di missili da crociera e/o per l’impiego di droni subacquei, ampliando la flessibilità operativa del battello.
Mentre non si hanno dettagli sui possibili missili balistici e sui sensori e sistemi d’arma imbarcati sul DRAKON, è noto che esso è attualmente impegnato nelle prove in mare e se ne prevede l’arrivo in Israele durante il 2025.
Nel corso della cerimonia citata in apertura, è stato inoltre annunciato l’avvio della produzione di una nuova classe di sottomarini israeliani, nota come classe DAKAR, formata probabilmente da 3 esemplari e realizzati nei nuovi stabilimenti ThyssenKrupp Marine Systems di Kiel.
Anche i 3 nuovi DAKAR saranno equipaggiati con un impianto AIP e sostituiranno gli altrettanti battelli classe DOLPHIN I - DOLPHIN, LEVIATHAN e TEKUMA - entrati in servizio alla fine degli anni ‘90. La costruzione dei nuovi DAKAR sarà parzialmente finanziata dal Governo tedesco; i sottomarini entreranno in linea all’inizio del prossimo decennio e anche per essi si prevedono capacità di lancio di missili balistici.
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