RIVISTA ITALIANA DIFESA
La 155ª Brigata Meccanizzata ucraina entra in linea? 13/12/2024 | Igor Markic

La Francia è uno dei Paesi che più si è speso nell’assistenza militare all’Ucraina. Si pensi soltanto ai semoventi d’artiglieria CAESAR, ai veicoli VAB e AMX-10, ai missili SCALP EG e alle bombe guidate HAMMER, come anche ai MIRAGE 2000-5 con relativo addestramento di piloti e specialisti, eseguito in tempi senz’altro più soddisfacenti rispetto a quelli della sorta di “consorzio” internazionale impegnato nella messa in opera della capacità F-16.

Un po’ meno noto è stato lo sforzo di Parigi per l’addestramento di una grande unità a livello brigata per l’Esercito Ucraino. Le Forze Armate di Kiev hanno più volte beneficiato dell’assistenza internazionale (americana, polacca, britannica, ecc.) per l’addestramento di proprie truppe. Si è trattato, però, quasi sempre di:

- training per unità minori;

- misure di capacity building per funzioni di nicchia, di staff, o per la familiarizzazione a sistemi d’arma non standard dell’ex Patto di Varsavia (come PATRIOT, ABRAMS, o LEOPARD 2, solo per fare degli esempi).

L’addestramento di un’intera brigata costituisce, dunque, il primo vero e proprio impegno di questo tipo. Denominata, ad essere precisi, 155ª Brigata Meccanizzata Indipendente, è stata battezzata, come concessione a un gusto tutto francese, ANNA DI KIEV, Principessa dell’epoca dei Rus’ di Kyiv che divenne Regina di Francia poco dopo l’anno 1.000, a seguito del suo matrimonio con Enrico I. Anche il motto è stato mantenuto in francese: “on ne passe pas”.

Curiosità a parte, la formazione della Brigata ha preso le mosse dall’aprile scorso, con addestramento condotto, con una certa segretezza, in alcune aree dell’est della Francia. Ignoto è il numero totale dei militari addestrati; probabilmente si aggira attorno ai 4.500, considerando che l’unità risulta composta da:

- un Comando Brigata;

- 3 Battaglioni Meccanizzati, ciascuno strutturato su 3 Compagnie più un Plotone d’Armi d’Accompagnamento, un Plotone da Ricognizione, una Batteria Mortai, e un Plotone Contraereo;

- un battaglione Motorizzato, strutturato su 3 Compagnie, più una Compagnia d’Armi d’Accompagnamento, un Plotone da Ricognizione, e una Batteria Mortai;

- un Battaglione Corazzato, strutturato su 3 Compagnie, più un Plotone da Ricognizione e uno Contraereo;

- un Gruppo Artiglieria, che, oltre i 2 battaglioni semoventi, dovrebbe disporre anche di una Batteria MRL e una Compagnia Controcarro;

- una Compagnia da Ricognizione;

- un Battaglione Contraereo;

- un Battaglione Logistico;

- un Battaglione Genio;

- un Battaglione Manutenzione e Supporto;

- una Compagnia Radar;

- una Compagnia Trasmissioni;

- una Compagnia Sanità.

Lo stesso fondo UE che, nel quadro di altre iniziative internazionali di training, ha finora consentito l’addestramento di circa 60.000 militari ucraini ha finanziato l’equipaggiamento della Brigata. Esso è in gran parte di origine francese, dal momento che si parla di 18 semoventi d’artiglieria CAESAR, 18 blindo AMX-10, 128 APC di tipo VAB, e missili controcarro MILAN. Vi sono però anche 31 LEOPARD 2A4 spagnoli, appartenenti a un nuovo batch donato di recente (e giunto in condizioni più decenti rispetto a quelli forniti in precedenza da Madrid), i cui equipaggi sono stati addestrati presso la 10ª Brigata Corazzata polacca, con il concorso di istruttori norvegesi.

Sia il materiale che l’organigramma della Brigata rendono l’unità insolitamente grande e articolata per gli standard NATO (perlomeno, in comparazione a molti degli Eserciti dei Paesi europei appartenenti alla NATO).

Potete trovare l'analisi completa, con tutti i dettagli e gli approfondimenti, su Risk&Strategy WEEKLY 40/24 in uscita oggi.

Seguiteci sui nostri canali TelegramFacebookX e YouTube.

 


Condividi su:  
    
News Forze Armate
COMUNICATI STAMPA AZIENDE