
Questa settimana, nel Regno Unito, si è ufficialmente conclusa la prima fase della campagna di 5 test di volo (per complessive 14 ore e 45 minuti), partita lo scorso 4 novembre, dell’EXCALIBUR, velivolo che rappresenta il “laboratorio volante” di molti dei sistemi avionici e sensoristici che andranno ad equipaggiare il caccia madre del sistema di combattimento aereo GCAP.
I voli sono stati effettuati dalla pista presente all’interno dello stabilimento QinetiQ di Boscombe Down, nel Wiltshire (Inghilterra meridionale). Basato su un aereo di linea Boeing 757, l’EXCALIBUR appartiene alla compagnia aeronautica 2Excel ed è stato modificato da Leonardo UK con i suddetti sistemi, ospitati in appositi pod, 2 laterali e uno ventrale anteriore, la cui stabilità è stata oggetto di valutazioni nel corso dei voli. Tali carenature sono state progettate per ospitare le suite integrate relative alla sensoristica - ISANKE (Integrated Sensors, Non-Kinetic Effects) – ed ai sistemi di comunicazione - ICS Integrated Communications Systems - che Leonardo sta sviluppando per il GCAP.
Attualmente, in realtà, il testbed è equipaggiato unicamente con le carenature destinate ad ospitare le varie componenti di ISANKE e ICS, dato che i veri e propri dimostratori tecnologici degli stessi devono ancora essere installati. Non è chiaro esattamente quando ciò dovrebbe avvenire, considerando che le dichiarazioni ufficiali parlano vagamente di “prossimi anni”, sebbene il periodo tra l’ultimo trimestre del 2025 e il primo semestre del 2026 resti attualmente l’ipotesi temporale più verosimile. In tale periodo dovrebbero essere installate le 10 stazioni destinate agli operatori dei sistemi ICS ed ISANKE da testare, nonché 16 payload/rack di missione da 150 kg l’uno, di cui verranno testate le funzionalità durante le prove di volo ed effettuato il relativo “de-risking” delle tecnologie critiche, al fine di mantenere il programma di sviluppo nella timeline prevista, posto che non ci siano intoppi tecnici o finanziari. Ciò consentirebbe di rispettare i piani che inizialmente prevedevano il volo del caccia madre TEMPEST entro il 2027, il cui dimostratore, al momento designato Flying Technology Demonstrator, è attualmente in costruzione presso la struttura di BAE Systems a Warton, con oltre il 50% dell'aereo che dovrebbe essere stato completato. Inoltre, sarebbero già stati conclusi i test sul sistema di eiezione dell’equipaggio, nonché le prove aerodinamiche del motore presso lo stabilimento Rolls-Royce di Filton.
A ciò, ovviamente, si aggiungono le decine di prove/simulazioni già effettuate con il gemello digitale del FTD. Tuttavia, quest’ultimo è destinato a testare la configurazione del design e l’aerodinamica del velivolo, laddove spetta all’EXCALIBUR testare valutare e validare i vari sottosistemi. A tal proposito, esistono più certezze sulla seconda fase di test di volo, il cui avvio è previsto per il prossimo marzo, che includerà l’integrazione di ulteriori sistemi. Nello specifico, verrà installato un radome “da caccia” /appuntito - che aumenterà di circa 3 m la lunghezza del velivolo - all’interno del quale dovrebbe essere alloggiato un dimostratore del nuovo radar sviluppato da Leonardo nell’ambito del programma Multi-Function Radio Frequency System. Inoltre, l’EXCALIBUR verrà equipaggiato con nuovi pod/carenature poste sotto al muso (probabilmente destinato ad un sensore EO/IR) e ai sui lati, sulla parte ventrale posteriore (di lunghezza doppia rispetto a quella finora presente su quella anteriore, che verrà modificata con aperture/finestre dedicate a sensori) e sulle estremità alari. Anche in questo caso, ne verrà valutata la stabilità e la piena compatibilità con la cellula, in termini di flusso d’aria e di eventuali effetti negativi/discrepanze sui dati relativi ai parametri di navigazione (altitudine/velocità) trasmessi dai sensori del velivolo (porte statiche/pitot). Saranno inoltre montati 2 scambiatori di calore sulla parte ventrale posteriore della fusoliera, lunghi circa 60 cm e con diametro di 45 cm l’uno. Un’ulteriore aggiunta sarà l'installazione di un sistema di raffreddamento a liquido, per supportare l'uso di sensori avanzati.
Seguiteci sui nostri canali Telegram, Facebook, X e YouTube.