Il lavoro propedeutico di posizionamento è cominciato già all’inizio dell’anno attraverso lo studio dei fondali e le sperimentazioni sui materiali, effettuate a La Spezia, curate dal capitano di fregata Carmine Trimarchi in stretto coordinamento con il Centro Supporto e Sperimentazione Navale (CSSN).
La messa in opera della prima boa da parte di nave Tavolara, nella prima decade di aprile, ed il posizionamento della seconda boa, effettuato da nave Procida nella prima decade di giugno, ha rappresentato il coronamento di una intensa fase preparatoria che ha impegnato sia i nuclei addetti alle lavorazioni subacquee che i team marinareschi imbarcati sulle unità navali.
Nella prima fase, la lavorazione ha richiesto lo sforzo sinergico del Gruppo Operativo Subacquei e del nucleo SDAI La Maddalena di COMSUBIN impegnato in delicate operazioni di taglio della vecchia catenaria con l’impiego di attrezzatura subacquea assistita dalla superficie (A.S.A.S.) che consente immersioni, per periodi anche prolungati, a quota profonda, garantendo il contatto audio video degli operatori con la superficie.
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