
Questa mattina, 9 dicembre, si è svolta a La Lanterna, Roma, la presentazione della nuova mission e dei nuovi progetti della Fondazione Fincantieri. L’evento ha segnato l’avvio di un ambizioso capitolo per l’Istituzione che, con l’insediamento del nuovo Consiglio d’Amministrazione – presieduto dall’attuale Presidente Fausto Recchia e composto da Alessandra Battaglia, Loretana Cortis, Lorenza Pigozzi e Claudio Sforza – sarà oggetto di un’importante stagione di rilancio, di investimenti e di evoluzione.
All’evento sono intervenuti, tra gli altri, il Capo di Stato Maggiore della Marina Militare, l’Ammiraglio di Squadra Enrico Credendino, il Presidente di Fincantieri, Biagio Mazzotta, l’Amministratore Delegato e Direttore Generale di Fincantieri, Pierroberto Folgiero, la Direttrice della Comunicazione Strategica dell'azienda, Lorenza Pigozzi, e lo stesso Presidente, Fausto Recchia.
Nata nel marzo del 2008, la Fondazione Fincantieri ha avuto, sin dalla sua progettazione, l’obiettivo di recuperare e tutelare il patrimonio storico dell’azienda, costituito da documenti e manufatti di “archeologia industriale” relativi alla cantieristica navale, sia civile che militare. Negli anni, la missione della Fondazione è sempre stata quella di preservare e di valorizzare la storia dell'industria navalmeccanica italiana, che rappresenta una vera e propria eredità culturale per il nostro Paese, impegnandosi, al contempo, nella promozione dell’innovazione tecnologica e della ricerca in questo particolare settore strategico. Attraverso la conservazione degli archivi storici, la pubblicazione di volumi, il sostegno a progetti di studio, alle iniziative culturali, educative e di ricerca storica, la Fondazione si è sempre impegnata a rendere accessibile il ricco patrimonio tecnico e culturale accumulato nel tempo, al fine di raccontarne l’evoluzione.
“La forza di Fincantieri risiede nell'equilibrio tra radici profonde e una chioma rigogliosa, come in un albero in salute” ha dichiarato Folgiero, evidenziando come la Fondazione sia un elemento fondamentale che permette all’azienda di “raccontare” non solo le sue “radici”, ma anche la “grandezza della nostra chioma e l'ambizione di farla crescere ancora, proiettandoci verso un futuro sostenibile e a prova di cambiamento”. La Fondazione, comunque – e come sottolineato dallo stesso Folgiero – non deve essere un luogo “autoreferenziale”, ma un ausilio e uno strumento grazie al quale, attraverso una stretta connessione con il passato, ci si prepara ad un futuro sempre più competitivo, che la “cantieristica navale, nella sua complessità”, deve essere pronta ad affrontare.
A questo proposito, ricordando lo scenario geostrategico internazionale con cui oggi dobbiamo confrontarci, l’Ammiraglio Credendino ha sottolineato l’importanza strategica dello strumento navale e la centralità delle piattaforme, stressando un concetto tanto apparentemente banale, quanto assolutamente fondamentale: “oggi dobbiamo far capire quanto sia essenziale possedere e costruire nuove navi”, che ci permettano di essere pronti ad affrontare uno scenario sempre più volatile, teso, competitivo e, soprattutto, multidominio. In tale contesto, le navi rappresentano non solo un elemento di proiezione della propria forza, o uno strumento di protezione dei propri confini, ma anche un vero e proprio “sistema di sistemi”.
Come affermato dal Presidente Recchia, allora, la Fondazione si deve proporre come la “memoria storica dell’azienda” e, allo stesso tempo, “come promotrice di un cambiamento”, attraverso “l’unione tra tradizione e modernità”. Modernità, oggi, che vede come elemento cardine la digitalizzazione, non solo dei prodotti, ma anche dei processi: come sottolineato dal Presidente di Fincantieri, Biagio Mazzotta, “innovazione, cultura e inclusione sono i 3 pilastri della Fondazione...l’innovazione deve essere la vera bussola di Fincantieri.” A tal proposito, sono stati annunciati progetti di formazione e laboratori in collaborazione con università e centri di ricerca, oltre a corsi di lingua italiana per i lavoratori stranieri, già attivi nei cantieri di Monfalcone e di Sestri Ponente.
Tra i progetti principali in avvio presentati questa mattina, spicca, ancora, la digitalizzazione degli archivi storici, la futura realizzazione di un museo interattivo e multimediale (che sarà volto ad offrire al pubblico un’esperienza immersiva nella storia della cantieristica navale italiana), e l’allestimento di una nuova sala espositiva dedicata alla storia di Fincantieri presso il Museo della Cantieristica di Monfalcone (MuCa), realizzata in collaborazione con il Comune. In conclusione, il rilancio della Fondazione Fincantieri segna l’inizio di una nuova stagione, in cui tradizione e modernità si fondono per affrontare un futuro competitivo, per valorizzare le eccellenze italiane e promuovere il cambiamento, rinsaldando il legame con il territorio, la storia e le persone.
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