
Nella giornata di ieri, 5 dicembre, MBDA Italia ha annunciato la firma di un Memorandum of Understanding con Leonardo per la realizzazione congiunta di Fire Unit a energia diretta (DEW, Direct-Energy Weapon) destinati alle unità navali. L’accordo, si legge, nasce dall’interesse manifestato dalla Marina Militare verso lo sviluppo di tale soluzione tecnologica.
Nello specifico, il Memorandum of Understanding avvia una collaborazione tra le 2 aziende per lo sviluppo di un sistema C-UAV volto a intercettare e neutralizzare droni nano e micro di diversa natura, che sarà in grado di utilizzare 2 differenti classi di potenza a seconda della minaccia da fronteggiare. A questo proposito, secondo l’accordo, MBDA sarà la Design Authority in Italia di una Fire Unit “light”, dedicata alle unità navali esistenti, in grado di sostenere l’utilizzo di armamenti laser ad assorbimento energetico più basso. Leonardo, invece, sarà Design Authority per una Fire Unit “high end”, ossia di fascia alta, che potrà equipaggiare le unità navali attualmente in produzione o di sviluppo futuro. Inoltre, MBDA svilupperà anche la capacità di generare fasci laser ad alta potenza e Leonardo realizzerà sistemi di direzionamento e puntamento del fascio laser sul bersaglio. Inizialmente, le Fire Unit saranno destinate, appunto, alle unità navali; tuttavia, non è esclusa un’evoluzione futura per l’impiego terrestre.
Il sistema, interamente sviluppato in Italia, pare proprio rispondere al principale programma navale di previsto avvio contenuto nel DPP 2024-2026, relativo, appunto, all’acquisizione di un sistema C-UAV destinato alle unità navali della Marina Militare. Il sistema è indicato, in particolare, come “convenzionale e ad energia diretta”, e sarà integrato nel sistema di combattimento delle navi. Inoltre, nell'Allegato A del DPP, il programma è indicato come nazionale. Va sottolineato che, fino ad oggi, l’industria nazionale non risultava impegnata nello sviluppo di armi a energia diretta e, all’uscita del DPP, scrivevamo che si sarebbe probabilmente trattato, quindi, di una novità. Il programma, lo ricordiamo, è attualmente finanziato per 80 milioni in 6 anni, su 194 complessivi.
Al momento, tuttavia, non sono stati resi noti ulteriori dettagli relativi ai termini dell’accordo tra MBDA e Leonardo, il che non permette di confermare con certezza una connessione diretta con il programma del DPP.
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