Lo scorso 27 novembre si è svolto, presso la base navale di Taranto, un media/observers day per l’esercitazione interforze JOINT STARS 24 a cui RID ha avuto la possibilità di partecipare.
La JOINT STARS, partita l’11 novembre e in conclusione il 30 p.v., rappresenta la più importante esercitazione interforze nel panorama della Difesa italiana, organizzata e pianificata dal Comando Operativo di Vertice Interforze (COVI) di Roma. Quest’anno l’esercitazione si è svolta nella Stazione Navale “Mar Grande” di Taranto e presso la base aerea di Poggio Renatico, e ha visto la partecipazione di circa 600 persone. Oltre al personale proveniente da vari comandi del comparto Difesa e da tutte le 4 Forze Armate, lo staff della JOINT STARS si è avvalso anche della collaborazione di studenti delle Università Luiss e Lumsa di Roma, della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e dell’Università di Genova, una collaborazione avviata nel maggio del 2023 durante la LIVEX effettuata in federazione con l’esercitazione NATO NOBLE JUMP 23.
Scopo della JOINT STARS, nata nel 2017 con l’obiettivo di accorpare le principali esercitazioni di Componente, è il mantenimento di un elevato livello di prontezza operativa nei diversi e complessi scenari di impiego, sempre più spesso caratterizzati da minacce ibride e la massimizzazione dell’interoperabilità tra le Forze Armate e l’addestramento dei Comandi nazionali e multinazionali nella condotta di operazioni militari nei 5 attuali domini di confronto tra attori statali e potenze regionali (aereo, cibernetico, marino e sottomarino, spaziale e terrestre).
L’edizione 2024 della JOINT STARS si è svolta in modalità “CPX” ovvero una Command Post Exercise che ha l’obiettivo di addestrare un Comando operativo interforze costituito ad hoc - applicando metodologie e procedure NATO - a condurre operazioni interforze e multinazionali a tutela del principio di difesa collettiva del Trattato Nord-Atlantico e a supportare, in contemporanea, l’iter di validazione dell’Italian Joint Force Air Component. Tale modalità si alterna con la variante LIVEX della JS secondo un concetto di ciclo esercitativo, introdotto nel 2022, che prevede lo svolgimento alternato delle Command Post Exercise negli anni pari, e delle LIVE Exercise negli anni dispari.
Per la JOINT STARS 24 è stato creato un apposito Comando nazionale messo a disposizione della NATO, denominato Combined-Joint task Force e guidato dal Gen. Cazzaniga, Vice Comandante del COVI. Sono state effettuate tra le 60 e le 80 “attivazioni” al giorno, praticamente input/eventi generati dalla Direzione Esercitazione - rappresentanti evoluzioni/modifiche allo scenario di battaglia, attacchi inclusi - a difficoltà crescente.
Lo scenario di riferimento simulato
La JOINT STARS 2024 aveva lo scopo di esercitare una “Training Audience” formata da militari della Difesa, delle singole Forze Armate e dall’intero Staff del Comando Operazioni Aeree (Italian Joint Air Force Command, JAFC), con la partecipazione di studenti universitari nel ruolo di consiglieri nell’ambito politico, legale, delle relazioni internazionali e inter agenzia. Tali soggetti costituivano un Comando Multinazionale e Multi-dominio (Combined Joint Task Force, CJTF), al comando del Vice Comandante del COVI, che nella JOST 24 aveva la responsabilità di condurre l’Operazione ESMERALDA DEFENDER. Quest’ultima consisteva in un’azione militare a guida italiana, e autorizzata dalla NATO, con l’obiettivo di respingere l’invasione di un Paese aggressore (TRINACRIUM, geograficamente rappresentato dall’intera Sicilia) contro un Paese alleato (CARBONIUM, localizzato nella Sardegna sudorientale). La presenza di un’enclave di TRINACRIUM – organizzata, ben armata e con ambizioni di supremazia etnica e guidata dal Temis Liberation Army (TLA) – all’interno di CARBONIUM, rendeva l’azione della CJTF ancora più complessa.
In linea con gli sviluppi dell’attuale contesto geopolitico e geostrategico — che si presenta dinamico, articolato e di difficile previsione — tutto il personale della CJTF si è addestrato nella pianificazione, direzione e condotta di operazioni militari in ambiente multi-dominio sull’uso graduale e legittimo della forza armata (gestione dell’escalation), in base al framework normativo dell’Art. 4 del Trattato di Washington (che prevede la consultazione delle Parti allorquando l'integrità territoriale, l'indipendenza politica o la sicurezza di una di esse sia minacciata), e il successivo passaggio all’Art.5, inerente alla difesa collettiva. Il multiforme addestramento delle componenti a cui era destinata l’esercitazione – COA di Poggio Renatico e Centro di Comando e Controllo presente sul GARIBALDI – è stato reso possibile grazie a un complesso processo di simulazione realizzato dal Reparto Pianificazioni ed Esercitazioni del COVI (comandato dal Gen. Piasente) integrato, anche in questo caso, da personale militare della Difesa e delle singole Forze Armate, con la partecipazione di studenti universitari.
Tutto il personale partecipante alla JOST (circa 600 unità) era distribuito tra il GARIBALDI - sede della CJTF - le infrastrutture a terra, situate all’interno della palazzina 72 della base di Taranto, che supportavano l’organizzazione preposta alla simulazione - la cosiddetta DIREX (Direzione dell’esercitazione) e la HICON (praticamente la centrale di controllo degli eventi in coerenza con lo scenario) — e la Base Aerea dell’Aeronautica Militare di Poggio Renatico, sede dell’Italian JFAC guidato dal Gen. Maineri.
Ulteriori dettagli e approfondimenti sull’esercitazione nei prossimi numeri di RID.