Lockheed Martin e il Joint Project Office (JPO) per il Joint Strike Fighter hanno comunicato di aver finalmente raggiunto un accordo che apre la strada alla conclusione dei contratti per i lotti di produzione 18 e 19 dell’F-35.

Fonti americane suggeriscono che i 2 lotti conterranno circa 300 velivoli. Questa potrebbe essere una stima per difetto, considerato che i contratti preliminari per acquisire materiali con lunghi tempi di produzione e motori, firmati già nel corso del 2022 e del 2023, indicavano 147 jet nel Lot 18 e 173 nel Lot 19. Naturalmente il numero finale effettivo di jet dipenderà da come saranno nel frattempo evoluti i piani d’acquisto non solo degli USA ma anche dei vari partner e clienti internazionali.

Questi lotti dovrebbero ad esempio includere i primi jet della “Tranche 2” britannica (27 aerei complessivi), ma permane un livello di incertezza al riguardo in attesa della pubblicazione della SDSR voluta dal nuovo governo laburista.

Con il Lot 18 parte anche la “fase 2” del programma italiano, che riguarderà 35 velivoli da acquisire entro il 2032, e dovrebbero essere inclusi anche 4 F-35B per Singapore.

L’ultimo cliente ad aggiungersi alla lista, la Romania, che ha appena firmato la Letter of Acceptance per 32 F-35A, dovrà a suo tempo trovare i primi slot all’interno del piano di produzione.

L’altra incognita riguarda il prezzo dei velivoli in questi lotti.

L'articolo completo, con tutti i dettagli, sarà pubblicato su Risk&Strategy WEEKLY 39/24, in uscita venerdì 29 novembre.

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