Giovedì 21 novembre, presso il Comando Squadra Aerea - 1a Regione Aerea di Milano, si è tenuto l’evento “Aeronautica Militare 2024: proiettare lo strumento aerospaziale… ovunque!”, organizzato dal Centro Studi Militari Aerospaziali (CESMA) dell'Associazione Arma Aeronautica (AAA) in collaborazione con l'Aeronautica Militare.
Tema centrale dell’evento è stata la capacità di proiezione dell’Arma Azzurra e la relativa logistica di aderenza. Tale capacità è stata ampiamente dimostrata nel corso del 2024 attraverso una serie di attività, che hanno visto l’Aeronautica Italiana operare in diverse aree del mondo: dalla Campagna Aerea nell'Indopacifico alle attività di Air Policing nel Baltico, passando per il tour della Pattuglia Acrobatica Nazionale in Nord America, senza dimenticare la partecipazione all’Operazione PRIMA PARTHICA/INHERENT RESOLVE con la task force schierata in Kuwait.
Il convegno si è aperto con un breve intervento del Capo di Stato Maggiore dell'Aeronautica, Gen. S.A. Luca Goretti, il quale ha fornito una panoramica delle attività svolte dall’Arma Azzurra nel 2024 e si è soffermato sulla rivoluzione portata in Forza Armata dall’adozione dei velivoli di 5a Generazione F-35. Il Capo di SMA ha inoltre sottolineato la centralità e l’importanza della logistica al fine di sostenere uno strumento aerospaziale sempre più sofisticato e all’avanguardia, e condurre operazioni su scala globale.
Successivamente è intervenuto il Gen. S.A. Luigi del Bene, Vice Comandante del Comando Squadra Aerea - 1a Regione Aerea (CSA - 1a R.A.), che ha brevemente illustrato le responsabilità, il ruolo e la missione del nuovo CSA - 1a R.A. e la nuova realtà organizzativa su Milano. Ricordiamo infatti che dal 1° ottobre di quest’anno, il Comando Squadra Aerea e il Comando della 1a Regione Aerea sono stati accorpati e hanno sede a Piazza Ermete Novelli. La scelta di Milano deriva dalla volontà di “avvicinare” l’Aeronautica alle eccellenze accademiche e industriali lombarde e di “allentare il cordone ombelicale romano”, per usare le parole del Direttore del CESMA, Gen. S.A. (r) Giovanni Fantuzzi.
I lavori sono poi entrati nel vivo con 3 interventi dedicati alle attività all’estero di cui sopra.
Il T. Col. Pierangelo Semproniel ha presentato la campagna aerea in Indopacifico, che ha visto l’Aeronautica proiettare un Large Force Package nella regione e partecipare, per la prima volta, all'Esercitazione PITCH BLACK in Australia e, successivamente, all'Esercitazione RISING SUN in Giappone. Nello specifico, l’AM ha trasferito in Australia, in 2 tranche, ben 21 velivoli: 12 caccia (4 F-35A, 4 TYPHOON, 2 F-35B e 2 F-35B della Marina Militare, questi ultimi operanti sotto comando AM per il trasferimento), 4 tanker KC-767, 4 C-130 (2 da trasporto e 2 predisposti per SAR in ambiente marittimo), e 1 E-550 CAEW. In aggiunta, sono stati utilizzati pure 3 vettori commerciali di supporto per il trasporto di materiali (2 B-747 e 1 B-787). Come evidenziato anche dal Gen. Goretti nel suo intervento, per la prima volta il Comandante del Force Package era il pilota/comandante del velivolo CAEW, proveniente dunque dalla componente di supporto e non da quella combat, un modo per sottolineare la crescente centralità del dato e dell’informazione nelle operazioni militari. L’esercitazione PITCH BLACK 2024, organizzata dalla Royal Australian Air Force, ha coinvolto 20 nazioni, 140 velivoli e circa 4500 militari. L’Italia, come detto presente per la prima volta, era impegnata con 4 TYPHOON, 4 F-35A, 2 F-35B (dell’AM), 1 CAEW e 1 tanker, e ha effettuato oltre 250 sortite, totalizzando più di 300 ore di volo. Per quanto riguarda invece l’Esercitazione RISING SUN, che ha visto anche la partecipazione di F-16CJ del 35th Fighter Wing dell’USAF schierati a Misawa, è stato sottolineato come, oltre all’addestramento congiunto con la Japan Air Self-Defense Force (JASDF), in particolare con gli F-35 giapponesi, essa abbia rappresentato un’occasione per rafforzare la cooperazione strategica nel programma GCAP (Global Combat Air Programme). Inoltre, i velivoli F-35B di Marina e Aeronautica hanno svolto attività imbarcate congiunte sulla portaerei CAVOUR da inizio agosto a fine ottobre, con il raggungimento dell’importante traguardo dell’Initial Operational Capability (IOC) della componente aerotattica imbarcata di 5a Generazione a fine agosto.
È seguito l’intervento del T. Col. Massimiliano Salvatore, Comandante del 313° Gruppo Addestramento, dedicato al North America Tour (NAT-24) della Pattuglia Acrobatica Nazionale (PAN), che ha riportato i velivoli e il personale della PAN oltreoceano dopo più di 30 anni. Particolarmente interessante è stata la disamina del trasferimento degli MB-339 da Rivolto al Nord America, passando per Olanda, Scozia, Islanda e Groenlandia per arrivare in Canada (dove la PAN ha anche celebrato il centenario della Royal Canadian Air Force), e le relative necessità di supporto logistico.
Il terzo e ultimo intervento, era a cura del Col. Federico Sacco Maino, Comandante della TFA Lituania, che ha raccontato brevemente l’impegno dell’Aeronautica nei cieli del fianco orientale della NATO attraverso le missioni Baltic Air Policing(BAP) in Lituania e Enhanced Air Policing in Polonia. Per quanto riguarda la BAP in Lituania, il contingente italiano schierato a Siauliai ha effettuato 60 sortite QRA, di cui 35 alfa scramble, da inizio agosto. Numeri che suggeriscono un aumento nelle attività russe nell’area, basti pensare che in un periodo di tempo analogo, tra agosto e novembre 2023, il contingente ungherese effettuò solo 16 alfa scramble. Queste operazioni hanno ribadito il contributo italiano alla sicurezza collettiva, dimostrando la determinazione dell’Alleanza nel proteggere lo spazio aereo dei Paesi membri.
I temi della giornata sono stati ulteriormente approfonditi e sviluppati nella tavola rotonda che ha concluso i lavori, che ha visto la partecipazione anche del Col. Massimiliano Pomiato, Vice Capo di S.M. del CSA, del Col. Antoine Ardore, del COMLOG, e del T.Col. Gabriele Lo Pilato, Comandante del pacchetto F-35B dell’AM imbarcati sulla portaerei CAVOUR.
Come sottolineato più volte nel corso del convegno, l’Aeronautica Militare ha dimostrato nel 2024 la capacità di pianificare e condurre in contemporanea attività operative e addestrative in diversi luoghi del mondo, e di essere in grado di sostenere autonomamente tale sforzo a livello logistico, continuando parallelamente a difendere lo spazio aereo nazionale.
Seguiteci anche sul nostro canale Telegram.