Lockheed Martin, nell’ambito del 4° Summit sull’Integrazione Uomo-Macchina - evento promosso dall’US Army Futures Command e ospitato dal George H.W. Bush Combat Development Complex (BCDC) della università Texas A&M - ha presentato il prototipo di un nuovo lanciatore multiplo pallettizzato, trasportato per l’occasione su un camion MKR18 10x10 Logistics Vehicle System Replacement (LVSR) dell’USMC.
Il camion porta-container Drop-On, Drop-Off in questione è analogo, anche se non identico, al M1075 Palletized Load System (PLS) impiegato dall’US Army, anch’esso prodotto da Oshkosh e su architettura 10x10. Il sistema di lancio pallettizzato dovrebbe essere pienamente compatibile con entrambi e, almeno in linea di principio, con qualsiasi camion attrezzato per il carico e scarico di piattaforme e container standard.
La carattiristica principale, nonché punto di forza, del lanciatore esposto è data dalla presenza di ben 4 pod standard GMLRS, in grado di ospitare 6 razzi ciascuno, per un totale di 24 razzi da 227 mm (oppure un missile ATACMS o 2 Precision Strike Missile - PrSM). Si tratta, in altre parole, del quadruplo della potenza di fuoco di un HIMARS M-142 e del doppio rispetto al cingolato M-270. Inoltre, il sistema di controllo del tiro è installato all’interno di un box protetto, collocato a sua volta sul pianale di carico modificato, rendendo il sistema “autosufficiente” e agnostico rispetto al veicolo di movimentazione.
Un altro aspetto immediatamente evidente è che i pod GMLRS sono lunghi poco più della metà della spazio disponibile sul pianale/lanciatore, su cui potrebbero essere installati pod o canister molto più lunghi, per lanciare armi di più grandi dimensioni. Il camion LVSR era stato in precedenza impiegato come lanciatore per il missile ipersonico OpFIRES, ad esempio, con 2 – 3 pod che potrebbero trovare posto sul pianale.
Lockheed Martin intravede la possibilità di impiegare questo nuovo lanciatore agnostico anche per la difesa area: potrebbero ad esempio essere applicati facilmente svariati canister per missili PATRIOT PAC-3 MSE. Inoltre, potrebbe essere possibile integrare canister tipo Mk-41 di diretta derivazione navale, opzione questa che potrebbe interessare l’US Army, che già guarda a possibili soluzione per ridurre il “form factor” dell’attuale camion articolato con lanciatore in container da 40 piedi per le batterie TYPHON con missili SM-6 e TOMAHAWK (appunto in canister Mk-41).
In generale appare davvero molto attrattiva la capacità di disconnettere il lanciatore dal veicolo.
Non è chiaro al momento se questo sviluppo portato avanti da Lockheed Martin sia direttamente emerso dal programma sperimentale Palletized Field Artillery Launcher (PFAL), un progetto che appariva nei documenti del budget US Army fino al FY2021, anno che finanziava la realizzazione di un prototipo.
L’incertezza nasce dal fatto che PFAL veniva all’epoca descritto come capace di supportare 2 pod GMLRS. Sembra molto improbabile, però, che non ci sia connessione fra questo prodotto LM e quell’idea dell’Esercito; si sono solo perse le tracce di PFAL nei documenti pubblici.
La capacità in assoluto più importante di PFAL era quella di poter essere sbarcato dal veicolo e sparare autonomamente direttamente da terra o, specificano i documenti, anche dal ponte di una nave. Il prototipo mostrato ora da LM non sembra avere quella capacità poiché l’attuale base del sistema non sembra avere “gambe” che la tengano sollevata dal terreno abbastanza da consentire l’elevazione del pianale/lanciatore. Chiaramente, tuttavia, ci sentiamo di dire che questo “problema” sia di facile soluzione: container/shelter dotati di “gambe” telescopiche per essere scarrellati sono cosa già comune.
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