I test di lancio e di volo della nuova arma aria-sup Stand-in Attack Weapon (SiAW) partiranno nelle prossime settimane, dopo l’avvenuta consegna all’USAF da parte di Northrop Grumman di un primo esemplare destinato a tale scopo. Come da prassi, il missile consegnato verrà utilizzato per verificare il trasporto e il rilascio in sicurezza dell’arma da parte del velivolo.
Derivato dal missile antiradiazioni AGM-88G AARGM-ER inizialmente sviluppato per un requisito specifico della US Navy/USMC e poi adottato anche dall’Aeronautica, il SiAW punta ad ampliare la capacità di attacco ad alta velocità contro obiettivi terrestri “time-sensitive” e/o enabler delle cosiddette bolle A2/AD - tra cui lanciatori di missili balistici tattici e da crociera, nodi e sistemi di difesa aero-missilistica, dispositivi di guerra elettronica, armi anti-satellite - mantenendo una secondaria capacità antinave.
Attualmente i dettagli prestazionali del SiAW (così come dell’AARGM-ER) - gittata, velocità, sistema di guida e tipologia e peso della testata – restano fondamentalmente classificati. Tuttavia, relativamente alla velocità, considerando che durante la competizione per la nuova arma dell’USAF - vinta da Northrop Grumman con l’assegnazione, nel settembre 2023, di un primo contratto per sviluppo e test del valore di 705 milioni di dollari - l’altro concorrente Lockheed Martin aveva presentato il MAKO, accreditato di capacità ipersoniche, è molto probabile che anche il SiAW (e l’AARGM-ER) sia in grado di raggiungere velocità simili (ipersoniche o quasi ipersoniche). Per quanto riguarda, poi, il sistema di guida, l'AARGM-ER, almeno nella sua configurazione di base, dovrebbe essere equipaggiato con gli stessi dispositivi elettronici e software di controllo del volo e di guida multimodale presenti sul precedente AGM-88E AARGM. Nello specifico, una guida multi-modale con sistema di navigazione inerziale assistito da GPS, nonché un radar a onde millimetriche in grado di localizzare i bersagli anche se interrompono le rispettive emissioni (in radiofrequenza o altro) e iniziano a spostarsi. Il datalink presente sul missile, inoltre, consente il collegamento con fonti esterne (ad es. truppe terrestri, JTAC, UAV, ecc) che possono guidare il verso il bersaglio senza rendere necessaria l’acquisizione dello stesso da parte dell’aereo lanciatore. Il missile, inoltre, può trasmettere dati nei suoi momenti finali per confermare se ha colpito o meno il bersaglio previsto. Non è chiaro se e quanto il SiAW differisce dall'AARGM-ER in termini di sistema di guida e controllo. Quel che è certo, stando a quanto ufficialmente indicato nella documentazione allegata all’ultimo budget del Pentagono, è che sarà dotato di “testata e spoletta migliorata".
Secondo i programmi dell’USAF, la principale piattaforma di destinazione di SiAW ed AARGM-ER sarà l’F-35A in grado di trasportare (come l’F-35C della Marina) entrambi i missili all’interno delle loro baie armi, preservandone la firma radar ridotta. Tuttavia, l’Aeronautica ha apertamente dichiarato che il SiAW costituirà parte dell'arsenale di altre "future piattaforme aeree" non specificate. Probabile che il riferimento sia relativo al caccia di 6ª generazione NGAD, nonostante alcune incertezze sul futuro del programma, e al nuovo bombardiere B-21 RAIDER, senza dimenticare i vari droni adjunct/CCA che accompagneranno i 2 aerei citati. Oltre a tali piattaforme, è probabile che il SiAW verrà integrato su altri velivoli non stealth (A-10, B-1, B-52, F-15 STRIKE EAGLE e EAGLE II, F-16, F-22, PREDATOR e REAPER) incrementandone le capacità di attacco contro bersagli paganti d’opportunità, pur mantenendoli a distanza di sicurezza rispetto a determinate minacce, grazie alle citate (presumibili) capacità di collegamento dell’arma utilizzando con dati di puntamento forniti da altre piattaforme/assetti.
Tornando ai test sul SiAW, il programma dell’USAF prevede attualmente almeno 4 lanci di altrettanti missili, dopo i quali dovrebbero consegnati ulteriori prototipi e ordigni di prova destinati a supportare la fase di sviluppo finale verso l'impiego dell’arma, la cui capacità operativa iniziale è prevista entro il 2026.
Va ricordato, infine, che Northrop Grumman sta sviluppando anche una variante superficie-superficie della famiglia AARGM-ER/SiAW, lanciabile da sistemi terrestri o da unità navali.