L’US Navy, General Atomics Aeronautical Systems, Inc. (GA-ASI) e Lockheed Martin hanno collaborato per completare, il 5 novembre scorso, un’importante dimostrazione di controllo di un grande drone MQ-20 AVENGER dalla Ground Control Station che la Marina sta adottando per l'uso sulle sue portaerei.
Durante la dimostrazione, i piloti della Marina degli Stati Uniti (che quando, come in questo caso, controllano velivoli da remoto sono noti come Air Vehicle Pilots) hanno preso il controllo remoto di un MQ-20 AVENGER in volo dal sito di prova della GA-ASI in California, direttamente dalla Naval Air Station Patuxent River, nel Maryland. I piloti US Navy hanno utilizzato il sistema Unmanned Carrier Aviation Mission Control System (UMCS), una stazione di controllo dei droni adottata sulle portaerei per operare prima di tutto con l'aereocisterna senza pilota MQ-25 STINGRAY e poi con le piattaforme che seguiranno.
L'UMCS è stato in grado di connettersi con l’MQ-20 sulla grande distanza (Beyond Line of Sight, BLOS) tramite una "costellazione di satelliti in orbita bassa" non meglio identificata nei comunicati, che ha permesso la trasmissione dei comandi di controllo di volo e dei dati dei sistemi di missione.
Il test ha segnato la prima volta in cui un UAV di GA-ASI ha completato comunicazioni bidirezionali con l'UMCS mentre volava autonomamente senza necessità di intervento diretto del pilota.
Secondo GA-ASI, l’MQ-20 AVENGER "ha sfruttato il suo software Tactical Autonomy Core Ecosystem (TacACE) per volare in modalità semi-autonoma durante il test".
L'articolo completo, con tutti i dettagli, sarà pubblicato su Risk&Strategy WEEKLY 38/24 in uscita donani.
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