Nell’ultima decade di ottobre, si è conclusa l’edizione 2024 della poco nota esercitazione AUTONOMOUS WARRIOR (AW 2024), evento addestrativo a cui hanno partecipato droni di superficie, aerei e subacquei delle 3 Nazioni aderenti all’iniziativa strategica AUKUS, ossia Australia, Regno Unito e Stati Uniti.
Avviata nel 2018, questo tipo di esercitazione prevede anche la partecipazione - ma su invito di quelle succitate - di mezzi e personale di altri Paesi: il Giappone è stato presente come osservatore all’AW di quest’anno, sarà prevedibilmente ospite di AW 2025, ed è un potenziale candidato per aderire ad AUKUS, che si potrebbe trasformare così in JAUKUS. Da parte sua, AW 2024 rientra sotto l’egida dell’attuazione del Pillar 2 di AUKUS, ossia lo sviluppo di capacità tecnologiche avanzate nella dimensione unmanned e la loro condivisione fra le 3 Nazioni.
È bene inoltre ricordare che il Pillar 1 di AUKUS si basa su 3 pilastri, scaglioanti in ordine temporale: il primo, lo schieramento a rotazione in Australia di SSN americani e inglesi; il secondo, l'acquisizione “off-the-shelf” di 3 SSN classe VIRGINIA - “Submarine Rotational Force West”; il terzo, lo sviluppo e la realizzazione degli SSN-AUKUS. Questi ultimi saranno basati sull’SSN(Replacement), ovvero il sottomarino britannico in fase di sviluppo come successore della classe ASTUTE.
Fra i droni partecipanti ad AW 2024 vi erano il grosso UUV GOST SHARK, realizzato dalla società ANDURIL, al suo debutto in acqua; nella dimensione subacquea hanno operato anche un REMUS 600 e uno SPEARTOOTH, un drone lungo 8 m e quindi della categoria LUUV, concepito su iniziativa della Marina Australiana per operazioni a lungo raggio, e progettato per essere rapidamente riconfigurato in relazione alla missione da compiere.
L'articolo completo, con tutti i dettagli, sarà pubblicato su Risk&Strategy WEEKLY 38/24 in uscita donani.
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