RIVISTA ITALIANA DIFESA
Australia, 4,2 miliardi di euro per missili SM-2 ed SM-6 05/11/2024 | Gabriele Molinelli

Il Ministro Australiano per l’Industria della Difesa, Pat Conroy, ha annunciato la settimana scorsa la conclusione di un accordo con gli Stati Uniti che vedrà l’Australia investire circa 7 miliardi di dollari australiani (circa 4,2 miliardi di euro) per acquisire missili Standard SM-2 ed SM-6.

L’annuncio è arrivato il 22 ottobre, mentre Conroy si trovava a Washington per discussioni su AUKUS e altri temi con le controparti americane. Nella conferenza stampa, Conroy era, non a caso, affiancato dall’Air Marshal Leon Phillips, responsabile del programma Guided Weapons and Explosive Ordnance Enterprise per assicurare all’Australia la produzione delle armi avanzate, e dal Capitano David Turner, Assistant Defence Attaché.

I missili SM-2 ed SM-6 andranno ad armare le unità “Tier 1” della flotta della Royal Australian Navy (RAN), ovvero i caccia classe HOBART e le nuove fregate di classe HUNTER, rappresentando il segmento alto della difesa contraerei e antimissili, con l’ESSM Block 2 destinato invece all’autodifesa delle unità.

Secondo Conroy, il Congresso americano si è già espresso favorevolmente, anche se il Dipartimento di Stato USA non ha ancora pubblicato il consueto documento relativo all’autorizzazione Foreign Military Sale. Non abbiamo quindi indicazioni sul numero di missili da acquisire, e Conroy si è trattenuto anche dal fornire precise date sull’inizio delle consegne.

Raytheon, come partner della Guided Weapons and Explosive Ordnance Enterprise, porterà parte del lavoro per la produzione e il supporto di questi missili in Australia. Già nell’aprile 2022 il Governo Australiano aveva concluso accordi di partnership strategica con Raytheon Australia e Lockheed Martin Australia, che operano e opereranno in cooperazione con l’Australian Missile Corporation. Nell’occasione era stato aperto il nuovo centro di manutenzione e supporto per i missili Standard della RAN a Orchard Hills, in Western Sydney.

Possiamo ricordare qui una precedente autorizzazione Foreign Military Sales, risalente al 25 agosto del 2021 e del valore di 350 milioni di dollari, che riguardava “supporto tecnico e preparazioni all’acquisizione e integrazione” di missili SM-2 Block IIIC ed SM-6 Block 1.

Nel frattempo la situazione per entrambi questi missili si è evoluta con il recente avvio dello sviluppo di una nuova variante con rimozione dell’obsolescenza in diverse componenti elettroniche ed un nuovo seeker comune. Le denominazioni formalmente diventano SM-2 Block IIICU, ed SM-6 Block IU, e da parte americana è già arrivata la conferma che l’Australia sarà fra i primi utilizzatori.

Lo scorso agosto, nel corso dell’esercitazione RIMPAC, l’Australia è anche divenuta il primo Paese al di fuori degli USA a lanciare un missile SM-6, dal caccia classe-HOBART HMAS SYDNEY (in foto).

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