RIVISTA ITALIANA DIFESA
Nuovi dettagli sui MIRAGE 2000 “ucraini” 04/11/2024 | Andrea Mottola

Come già trapelato lo scorso giugno, l’idea francese di consegnare uno squadrone di caccia MIRAGE 2000-5F all’Ucraina prosegue il suo iter, inizialmente rallentato per consentire un più “liscio” ingresso in servizio degli F-16AM/BM danesi e olandesi con la Forza Aerea di Kiev.

Praticamente la stessa “ratio” riservata alla Svezia, che ha più volte lasciato intendere di voler cedere alcuni dei propri JAS-39C/D GRIPEN più anziani all’Ucraina. Proposta congelata per dare priorità alla transizione sui FIGHTING FALCON, anche alla luce della scarsità di piloti ucraini con i giusti requisiti di età e di preparazione, ma che potrebbe riprendere slancio nei prossimi mesi.

Tornando ai MIRAGE 2000 destinati all’Ucraina, pur non essendo ancora chiaro di quali velivoli si tratterà (verosimilmente saranno circa 12/15 2000-5F dismessi negli ultimi 2 anni dall’Armée de l’Air et de l’Espace, che ancora ne utilizza 15/20 in compiti di difesa aerea in Francia e/o nei territori d’oltremare), quel che è certo è che gli aerei verranno integrati con sistemi d’arma e suite dedicate in modo da accentuarne le capacità multiruolo. In particolare, i caccia ucraini potranno impiegare il missile da crociera SCALP-EG – sistema mai integrato sui 2000C/5F francesi (solo sui 2000D biposto, sui 5F greci e sui 2000-9 emiratini nella variante dedicata BLACK SHAHEEN) – e gli ordigni guidati AASM HAMMER (già in uso sui MiG-29 di Kiev, ma anch’essi non ufficialmente integrati sui MIRAGE), oltre a disporre dei già integrati missili aria-aria BVR MICA-ER/IR per la difesa aerea a medio raggio (50/70 km).

Gli aerei, inoltre, saranno dotati di nuove capacità EW/autoprotezione, sebbene non sia chiaro se ciò implichi l’integrazione di una nuova suite, l’aggiornamento di quella attuale, o l’impiego di pod dedicati. Probabile che la prima ipotesi sia quella più realistica, con l’integrazione della suite di autoprotezione integrata digitale ICMS Mk3 con funzionalità di prioritizzazione e relativa presentazione sul display del pilota delle 8 principali minacce ordinate per grado di pericolosità, che equipaggia i caccia greci ed emiratini (seppur, in quest’ultimo caso, in una variante modificata) o, al limite, della precedente Mk2 che condivide con la Mk3 i 3 dispositivi RWR e il sensore IR connessi a jammer attivi e a dispenser di contromisure chaff e flares, presente sui MIRAGE 2000-5F qatarini e taiwanesi, ma non su quelli francesi che hanno mantenuto quella ereditata dai 2000C. Restando sull’avionica, l’accento posto sull’allargamento delle capacità anche al ruolo aria-suolo, dovrebbe costituire un’ulteriore prova che la variante sarà la 5F, dotata di un radar doppler RDY con funzionalità di scansione – seppur ridotte – verso il basso (con portata di 38 km), necessaria per il rilevamento di obiettivi “terrestri”.

Detto degli aerei, la formazione dei piloti (circa 26) e dei tecnici ucraini, partita lo scorso giugno, avviene tra le basi di Cazaux (su ALPHAJET) e Nancy - dove lo squadrone 2/3 Champagne dispone di 7 MIRAGE 2000B biposto da conversione operativa - e dovrebbe concludersi entro la fine dell’anno. Secondo le tempistiche ufficiali, delineate dal Ministro della Difesa francese Lecornu, la prima tranche di soli 3 MIRAGE dovrebbe essere consegnata all’Aeronautica Ucraina – il che non significa che verranno immediatamente inviati nel Paese – entro il primo trimestre del 2025 (verosimilmente nel mese di marzo), mentre il loro arrivo in Ucraina dovrebbe avvenire tra fine maggio e inizio luglio.

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