RIVISTA ITALIANA DIFESA
Singapore, al via 2 nuovi programmi navali 01/11/2024 | Giuliano Da Frè

Nei giorni scorsi la Republic of Singapore Navy (RSN) ha avviato 2 nuovi programmi di rinnovamento.

Il più importante, e tecnicamente interessante, riguarda 6 unità denominate Multi-Role Combat Vessel (MRCV), ancora senza il nome della capoclasse, impostata il 22 ottobre nei cantieri Singapore ST Engineering. Gli MRCV si basano su una profonda rivisitazione delle unità danesi classi IVER HUITFELD (una fregata da difesa aerea che ispira anche la TYPE-31 inglese, esportata in Polonia e Indonesia) e ABSALON, quest’ultima già definita come nave multiruolo, ibrido tra fregata antisom e “nave anfibia”. Modelli di progetto ampiamente rielaborati da ST Engineering con la società danese Odense Maritime Technology, e la svedese Saab Kockums, con una particolare attenzione al nuovo scenario creato dalla proliferazione di droni.

Le MRCV saranno, infatti, innanzitutto delle navi-madre per una vasta panoplia di mezzi tipo USV, UUV e UAS, imbarcati a seconda della configurazione di missione da svolgere, assieme ad appositi moduli di supporto. Recuperando l’ormai nota formula danese STANFLEX, per unità modulari rapidamente riconfigurabili a seconda delle esigenze operative, anche le nuove navi di Singapore potranno così svolgere – come sottolinea la loro classificazione multiruolo – vari compiti, con un armamento, in parte fisso, in parte modulare, anche per la mine warfare, che comprenderà un cannone di Leonardo SUPER RAPIDO da 76/62 mm in configurazione DART/STRALES, VLS per missili antiaerei a lungo raggio ASTER-30 B1/NT e MICA-VL per difesa di punto, forniti da MBDA mentre, per funzioni antinave e land attack, sarà adottato il BLUE SPEAR, evoluzione del GABRIEL-V israeliano, frutto di un progetto congiunto tra IAI e ST avviato nel 2020.

Allo stato dell’arte anche la dotazione sensoristica, che comprenderà un radar multifunzione Thales SEAFIRE a 4 antenne fisse planari, e i sistemi firmati Safran PASEO XLR EO/IR, e di difesa NGDS (New Generation Dagaie System), con lancia decoy da 130 mm. Per i sistemi d’arma secondari e quelli antisom, suite sonar compresa, sono ancora in corso le gare per la selezione. A poppa si trovano, poi, un ampio ponte di volo e un hangar che, oltre a supportare l’impiego di droni, permettono di operare con un elicottero da 15 t.

Sotto il ponte di volo è presente un’ampia area caratterizzata da 2 impianti di alaggio con rampa/portellone poppiero PQBS-SR di Palfinger Marine, per mettere in mare e recuperare 2 grandi imbarcazioni, a guida autonoma e non, senza impiego di gru. A favorire questa complessa architettura operativa, le dimensioni dei 6 MRCV: navi che raggiungeranno, a seconda della configurazione di missione, tra le 8.000 e le 10.000 t, e una lunghezza attorno ai 140 m, sebbene sulle specifiche precise i dati non siano completi. Per inciso, queste nuove, grandi unità andranno a sostituire, tra 2028 e 2033, altrettante ma ben più piccole corvette classe VICTORY da 600 t, in servizio dal 1990-1991. Avanzato il design stealth, al pari dell’impiego dei materiali, che oltre ad acciaio ad alta resistenza, comprendono parti in plastica rinforzata con fibra di carbonio, mentre le ampie dimensioni favoriscono futuri margini di crescita. L’apparato motore sarà altrettanto innovativo, basato su un sistema Integrated Full Electric Propulsion (IFEP) fornito da GE Vernova, appositamente pensato per supportare le particolari esigenze delle nuove navi.

Meno sofisticate, invece, le 4 unità, la cui costruzione è iniziata una decina di giorni prima rispetto agli MRCV. Nei Western Baltic Shipyard di Klaipeda (Lituania) è stato, infatti, impostato il primo di 4 OPV destinati a sostituire a partire dal 2028 altrettanti SENTINEL, frutto della conversione, nel 2020-2022 di 4 pattugliatori antisom classe FEARLESS degli anni ’90. I nuovi OPV sono, invece, stati appositamente progettati dalla tedesca Fassmer sulla base del modello OPV-80, rielaborato per la classe POTSDAM in servizio con la forza navale della Bundespolizei. Si tratta di unità lunghe 86 m e larghe 13,4, dislocamento di circa 1.900 t, spinte da 2 diesel e 2 motori elettrici che consentono una velocità massima di 21 nodi. L’armamento comprende un cannone BAE Systems Bofors 57 Mk-3 da 57 mm, mitragliere in postazioni remotizzate, mentre a poppa si trovano il ponte di volo per elicottero sino a 12 t, e spazi per 5 moduli containerizzati di missione.

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