RIVISTA ITALIANA DIFESA
Ulteriori dettagli sulla JV Leonardo Rheinmetall Military Vehicles 15/10/2024 | Eugenio Po

Oggi, 15 ottobre, a Roma, nel corso di una conferenza stampa presso l’associazione stampa estera, l’Amministratore Delegato di Leonardo, Roberto Cingolani, e l’Amministratore Delegato di Rheinmetall, Armin Papperger, hanno fornito i primi dettagli riguardo alla Joint Venture Leonardo Rheinmetall Military Vehicles (LRMV).

Leonardo Rheinmetall Military Vehicles è, appunto, una Joint Venture paritetica (50-50), con sede legale a Roma e sede operativa a La Spezia. Riguardo a Rheinmetall, la partecipazione dell’azienda tedesca nella JV sarebbe suddivisa tra Rheinmetall AG (40%) e Rheinmetall Italia (10%), mentre, ovviamente, a Leonardo spetterebbe il restante 50%. L’accordo, che segue il MoU siglato dai 2 AD all’inizio di luglio 2024, prevede un’alternanza - ogni 3 anni - delle cariche di vertice tra Leonardo e Rheinmetall, con inizialmente un AD di Leonardo e un Presidente di Rheinmetall (per poi, appunto, invertirsi tra 3 anni).

LRMV avrà lo scopo di sviluppare e realizzare il nuovo carro (Italian Main Battle Tank, IMBT) italiano (un carro derivato dal KF-51 PANTHER attualmente in sviluppo da parte di Rheinmetall) e della nuova famiglia di IFV altamente innovativi (programma A2CS/AICS) anch’essi derivati dall’IFV modulare KF-41 LYNX di Rheinmetall (in fase di consegna all’Esercito Ungherese).

Il dettaglio circa la suddivisione del lavoro tra le 2 aziende non è comunque ancora stato pienamente definito, anche se entrambi gli AD hanno evidenziato come si tratti di un’alleanza basata sulle tecnologie e come una JV paritetica “costringa” al dialogo e alla condivisione delle decisioni.

Riguardo alla realizzazione dei mezzi per l'Italia, gran parte della nuova capacità produttiva sarà concentrata a La Spezia: il 60% delle attività saranno infatti effettuate in Italia (in tali attività saranno con tutta probabilità comprese anche le componenti, in tema di difesa aerea e antidrone, fornite da Rheinmetall Italia, azienda di Rheinmetall con sede a Roma). Per quanto riguarda La Spezia, Leonardo sta pensando ad acquisire nuove aree (vi è necessità, per esempio, di una nuova pista di prova) e ha iniziato a preparare alcuni dei suoi capannoni, al momento, inutilizzati, per trasformarli nelle aree dove verranno realizzati i nuovi cingolati.

Grazie anche alle attività già effettuate, LRMV dovrebbe essere in grado di realizzare il nuovo IFV entro 2 anni e il nuovo carro in 2 anni e mezzo/3 anni. Sono tempi estremamente ristretti che, per essere rispettati, necessitano di un ritmo di lavoro molto serrato.

Ricordiamo che per il nuovo carro IMBT (Italian MBT) destinato all’EI sono stati previsti 8,246 miliardi (di cui 5,5 finanziati) mentre per il programma A2CS/AICS sono previsti 15 miliardi (di cui 6,4 già finanziati) per un valore complessivo di oltre 23 miliardi.

Riguardo all’accordo, entrambi gli AD hanno evidenziato come esso ponga le basi per la costituzione di un player europeo nella progettazione e nella produzione di carri e di veicoli cingolati della fanteria: a tale proposito l’AD Cingolani ha sottolineato come questa iniziativa abbia già riscosso interesse da parte di altre industrie europee e non solo. Invece, come ha evidenziato l’AD Papperger, sul versante del mercato, il nuovo MBT e il nuovo IFV di LRMV hanno un mercato potenziale molto grande anche nella sola Europa (si pensi, a tale proposito, alle sole esigenze ucraine).

Ulteriori dettagli su RID 12/24, prossimamente in edicola e sui nostri altri canali.

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