RIVISTA ITALIANA DIFESA
L'Italia e il Mediterraneo 08/06/2015 | Redazione

Si è tenuto il 4 giugno alla Spezia, presso il Circolo Ufficiali Marina Militare, l'incontro dal titolo "L'Italia e il Mediterraneo" organizzato dal Rotaract Club della Spezia nell'ambito di un ciclo di appuntamenti del progetto “Salotto del Rotaract”. All'evento hanno preso parte l'Ammiraglio Roberto Camerini, Comandante del Comando Marittimo Nord della Marina Militare, e l'Ing. Roberto Cortesi, Amministratore Delegato di OTO Melara, moderati dal Direttore di RID Pietro Batacchi.Al centro dell'incontro, come si desume anche dal titolo, il tema caldo per la sicurezza dell'Italia del Mediterraneo. Uno scenario dove la minaccia per la sicurezza dell'Italia si fa sempre più elevata, anche in virtù della sua complessità. Questa difatti, può assumere le forme dei flussi migratori senza controllo, del terrorismo, della diffusa instabilità politica, ma anche delle difficoltà di accesso alle fonti di approvvigionamento energetico. In quest'ottica il Libro Bianco ha espresso a chiare lettere che il bacino Mediterraneo costituisce una priorità per l'Italia, anzi, per essere più precisi, l'area di intervento prioritario per le sue Forze Armate. Da qui l'esigenza di rimodulare nei prossimi anni lo strumento militare in uno strumento capace di intervenire in scenari diversificati: dalla stabilizzazione ed il semplice peace keeping, agli scenari ad alta intensità. In questo contesto, l'Amm. Camerini ha messo in guardia dal decadimento di capacità che sta interessando la flotta della Marina, con molte unità in là con gli anni e prossime alla data di uscita dal servizio, ed ha sottolineato al contempo quanto il Mediterraneo sia fondamentale per il benessere economico di un Paese come l'Italia. Sulla stessa lunghezza d'onda si è mosso l'Ing. Cortesi che ha ricordato l'importanza della cosiddetta “Legge Navale" per tutto il comparto della Difesa italiano, ligure in particolare, anche per l'impatto che tale Legge sta avendo sullo sviluppo di nuove tecnologie e prodotti. Per OTO Melara, per esempio, è il caso del 76 mm cosiddetto "sovraponte" che equipaggerà i Pattugliatori Polivalenti d'Altura (PPA). 


Condividi su:  
    
News Forze Armate
COMUNICATI STAMPA AZIENDE