
Accanto alle aziende che realizzano carri armati, veicoli corazzati cingolati e ruotati completi, ci sono molte società specializzate nella progettazione e nella realizzazione di torrette. Tra di esse certamente un ruolo di rilievo lo ricopre Leonardo, con la sua Business Aerea Sistemi Difesa facente parte della Divisione Elettronica.
Le torrette dell'azienda italiana sono riunite in 3 grandi famiglie, note come HITROLE LIGHT, HITFIST e HITFACT (nella foto in apertura, una blindo CENTAURO II, dotata appunto di torre HITFACT). Si tratta di torrette che vanno dai modelli più piccoli (HITROLE LIGHT), adatte a mezzi leggeri e armate con mitragliatrici (ma anche lanciagranate automatici e mitragliere antidrone), a modelli intermedi (HITFIST) dotate di armi da 25/30 mm, fino ai modelli più grossi (HITFACT), compatibili con grandi cingolati e blindati e armate con cannoni da carro armato (105 mm/120 mm).
Proprio la gamma di torrette molto ampia e la disponibilità di una torretta in grado di essere armata con un cannone da 120 mm ad anima liscia equivalente a quello dei carri armati (tipo LEOPARD 2 o ARIETE), rende la gamma prodotti di Leonardo molto competitiva sul mercato.
Come accennato le torrette di Leonardo, tutte acquisite dall’Esercito Italiano – ma anche esportate in numerosi Paesi – hanno la particolarità di essere state pensate e realizzate per essere installate sui veicoli più svariati: il tipo di piattaforma a cui sono destinate è spesso ininfluente ai fini dell’installazione.
La piccola HITROLE LIGHT, che, in realtà, costituisce a sua volta una famiglia di torrette, è stata realizzata in oltre 300 esemplari, sia per l’Italia (soprattutto per i 4x4 VTLM 1A/1B e VTLM 2 dell’Esercito Italiano) sia per l’export. Tale torretta, che è completamente remotizzata (RCWS, Remote Controlled Weapon Station), è stata dotata di vari “kit arma” per poter installare mitragliatrici da 7,62 mm da 12,7 mm e pure lanciagranate automatici di 40 mm. Sicuramente lo sviluppo più interessante riguarda la possibilità di installare la nuova BLAZE 30, cioè un cannone automatico da 30 mm (30 mm “corto”, cioè 30x113) sviluppato da Leonardo appositamente quale arma antidrone. In tal modo la HITROLE LIGHT potrà trasformarsi da torretta per la difesa ravvicinata di un veicolo ad arma per la protezione antidrone. Le risultanze del conflitto in Ucraina hanno infatti evidenziato come per proteggere i veicoli dalla minaccia dei droni, degli FPV (First Person View, cioè i droni pilotati tramite occhiali per la realtà aumentata, come se ci si trovasse a bordo del drone stesso) e delle loitering munition, la guerra elettronica e le protezioni passive non bastano. È dunque fondamentale disporre di un sistema in grado di distruggere il drone nemico: esso, infatti, potrebbe arrivare comunque sul bersaglio anche in presenza di “forte” guerra elettronica. Per essere efficace nella distruzione dei piccoli droni (mini e micro) è comunque necessario disporre di munizionamento con spoletta di prossimità (a tempo nel caso specifico): una munizione, cioè, che esplode vicino al bersaglio e lo distrugge mediante una serie di schegge. Un proiettile da mitragliatrice è troppo piccolo per poter essere efficace, mentre un colpo in calibro 30 mm è grande abbastanza per distruggere il drone nemico. La HITROLE LIGHT LIGHT, associata alla BLAZE 30, costituisce quindi una combinazione ottimale per l’uso antidrone, mantenendo, allo stesso tempo, la medesima leggerezza e la facilità installativa delle altre configurazioni.
Il secondo membro della famiglia è, appunto, la HITFIST: si tratta di una torre sviluppata per le esigenze dell’Esercito Italiano, essendo nata per il veicolo cingolato da combattimento per la fanteria DARDO. Tale torre è stata poi esportata in Polonia andando a costituire l’armamento principale dell’8x8 ROSOMAK, cioè la versione costruita su licenza del 8x8 Patria AMV. Tale mezzo è stato equipaggiato con una variante export della HITFIST, armata di mitragliera da 30 mm. Anche questa torre è destinata, nella sua più recente evoluzione, a ricevere la nuova arma da 30 mm (tipo 30x173 NATO) realizzata da Leonardo e caratterizzata da prestazioni anche superiori a quella dell’arma americana BUSHMASTER Mk-44 (di Northrop Grumman). In tutte queste varianti la HITFIST è stata realizzata in una configurazione biposto, cioè con 2 uomini - capocarro e mitragliere – a bordo della torre stessa. Le più recenti evoluzioni prevedono però anche la soluzione HITFIST UL, (Uncrewed Light) per una torre da 30 mm completamente remotizzata e particolarmente leggera. Questa torretta è stata pensata per il nuovo veicolo blindato anfibio VBA (Veicolo Blindato Anfibio) della Marina Militare (che in futuro sarà acquisito anche dall’Esercito per la sua componente anfibia) e si caratterizza per un peso estremamente ridotto, in modo da non influire negativamente sulle prestazioni in acqua del veicolo anfibio stesso (veicolo che è la versione italiana dell’8x8 ACV – Amphibious Combat Vehicle, vincitore dell’omonimo programma dei Marines USA). Questa torre, così come le altre della famiglia, impiega una serie di sistemi di visione (sia panoramici sia di puntamento) adatti all’impiego di giorno e di notte, ogni tempo, sviluppati e realizzati dalla stessa Leonardo. Per quanto riguarda la famiglia HITFIST, nella versione biposto, descritta sopra, la torre può anche essere equipaggiata con missili controcarro (e, in futuro anche antiaerei/antidrone a cortissimo raggio).
Infine, la torretta più grande è denominata HITFACT: si tratta di una torre realizzata inizialmente per la blindo 8x8 B-1 CENTAURO di prima generazione, acquisita dall’Esercito Italiano (ma esportata anche in Spagna e in Giordania e provata pure dagli USA). Tale torre è stata fatta evolvere fino all’attuale modello Mk-2, che equipaggia la nuova blindo CENTAURO II dell’Esercito Italiano (esportata anche in Brasile). La peculiarità di tale torre è che essa è l’unica ad aver dimostrato di poter utilizzare una bocca da fuoco da 120 mm ad anima liscia “dalle prestazioni equivalenti” a quelle dei cannoni dei carri occidentali. Infatti, le sollecitazioni prodotte da un cannone da 120 mm al momento dello sparo possono essere particolarmente difficili da gestire su un veicolo (ruotato o cingolato) relativamente leggero (30 t) come può essere la blindo CENTAURO II: un carro da combattimento pesa, infatti, almeno 45-50 t (e riesce quindi a “sopportare” meglio tali sollecitazioni). Benché ci abbiano provato in tanti, solo Leonardo è stata in grado di realizzare una combinazione cannone/torretta in grado di gestire tali sollecitazioni: tutti i concorrenti, compresi gli Americani, hanno realizzato torri per mezzi leggeri il cui armamento non va oltre il vecchio cannone da 105 mm: un’arma dal comportamento “più dolce” e dalle prestazioni decisamente inferiori.
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