Nel corso di una cerimonia svoltasi nella base navale di Changi il 24 settembre, presieduta dal Primo Ministro Lawrence Wong, la Marina di Singapore ha immesso in servizio 2 dei 4 sottomarini Type 218SG (classe INVINCIBLE), realizzati a Kiel dalla società tedesca Thyssenkrupp Marine Systems/TKMS.
INVINCIBLE e IMPECCABLE (in foto) sono giunti nella città-Stato a luglio e ad agosto, trasportati da unità semisommergibili per il trasporto di carichi pesanti. Altri 2 battelli - ILLUSTRIOUS e INIMITABLE – sono in corso di costruzione e allestimento in Germania e se ne prevede l’arrivo a Singapore entro il 2028.
Gli INVINCIBLE hanno un dislocamento in superficie di 2.000 t, che arrivano a 2.200 t in immersione, e sono quindi più grandi dei battelli tipo U-212A e -214 realizzati in varie configurazioni per diverse Marine europee. I sottomarini sono lunghi 70 m e l’armamento comprende 8 tubi di lancio da 533 mm per l’impiego di siluri pesanti (probabilmente i BLACK SHARK di Leonardo) e, probabilmente, missili antinave e a cambiamento d’ambiente e mine. Gli INVINCIBLE sono predisposti per il rilascio/recupero di operatori delle forze speciali, mediante una struttura denominata HMPL (Horizontal Multi-Purpose airLock), collocata nella sezione prodiera dello scafo.
Il sistema propulsivo è diesel-elettrico, ma comprende anche un impianto AIP con celle combustibili; il sistema di gestione operativa e la dotazione elettronica ed elettroacustica sono per lo più di fornitura tedesca (Atlas Elektronik), ma comprendono sistemi sviluppati localmente dalla società Singapore Technologies Engineering Electronics e da Elt Group per le operazioni nel segmento marittimo della dimensione elettromagnetica.
Il Colonnello Fong Chi Onn, comandante della 7th Flotilla della Marina di Singapore (alcuni gradi sono simili a quelli delle forze aeree e terrestri), ha affermato che i requisiti per gli INVINCIBLE sono stati definiti grazie a una venticinquennale esperienza maturata in operazioni in aree marittime caratterizzate da temperatura e salinità elevate, fondali non eccessivi e alta densità di traffici commerciali.
Fra i requisiti peculiari dei nuovi sottomarini vanno ricordati, inoltre, un accentuato livello di automazione, che ha permesso di ridurre la consistenza dell’equipaggio a 28 effettivi (rispetto ai circa 35 dei battelli di origine svedese tuttora in linea), l’incremento dell’autonomia in immersione (grazie al già citato impianto AIP), la manovrabilità (in virtù delle superfici di governo poppiere a X), la cura posta nella riduzione della segnatura acustica, il miglioramento delle sistemazioni per l’equipaggio e l’ottimizzazione ergonomica di impianti e apparati, calibrati in funzione della statura del personale imbarcato.
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