Nella giornata di ieri, l'Aeronautica Israeliana avrebbe colpito 1.600 obiettivi nel sud del Libano e nella valle della Bekaa, utilizzando più di 1.500 munizioni lanciate da aerei e UAV in più di 650 sortite (numeri IDF), in quella che è stata battezzata operazione NORTERN ARROWS. Secondo le IDF, nei raid, che hanno interessato principalmente lanciatori, depositi, posti comando e altre infrastrutture di Hezbollah, sono stati distrutti “decine di migliaia” di razzi e munizioni del Partito di Dio.
Si tratta di numeri davvero impressionanti, in quello che è stato il più grande bombardamento contro il territorio libanese dalla Guerra del 2006, che ricordano le cifre dell’Operazione DESERT STORM (1.500 target colpiti nel primo giorno, e una media di circa 2.000 sortite giornaliere). Si tratta dunque di un’operazione ad alta intensità che, combinata con l’operazione dei cercapersone e lo strike a Beirut del 20 settembre (con la conseguente morte di Ibrahim Aqil, numero 2 di Hezbollah, e altri 15 Ufficiali del braccio armato del Partito di Dio), ha sostanzialmente paralizzato Hezbollah, andando a colpirne le capacità di Comando e Controllo e il vasto arsenale di razzi, missili e UAV.
Secondo il Ministero della Salute libanese, inoltre, nei raid sono state uccise più di 550 persone e ferite circa 1.850: nel 2006, in 34 giorni di guerra, i morti furono circa 1.200.
La debole, almeno per ora, risposta di Hezbollah ha visto il lancio di 250 razzi contro diverse aeree dello Stato ebraico nella giornata di ieri, mentre nella notte 20 razzi sono stati lanciati verso Hamakim, e ancora questa mattina un altro centinaio di razzi, di cui una cinquantina verso Kyryat Shmona (gli altri verso Nazareth e a est di Haifa). Secondo le stime delle IDF, l’arsenale di Hezbollah sarebbe ridotto del 50% rispetto all’inizio del conflitto (ottobre 2023), anche grazie ai raid israeliani dei giorni scorsi.
Per quanto riguarda invece i bombardamenti israeliani, diversi obiettivi sono stati colpiti a Doueir, Nmairiyeh, Kafra, Mansouri, Houla e Maroun al-Ras (tutti nel sud del Paese), a Maaroub (centro, a ovest di Tiro), Baalbek e Jlala (Bekaa), Sidona e anche a Beirut (dove l’obiettivo dell’attacco sembrava essere Ali Karaki, membro del Consiglio della Jihad e Comandante del Comando Sud).
Infine, anche questa mattina l’Aeronautica Israeliana ha effettuato 2 diverse ondate di attacchi nel sud del Libano e nella Valle della Bekaa, con almeno una ventina di obiettivi colpiti solo nella prima ondata.
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