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In una recente uscita pubblica, il Comandante in Capo delle Forze Armate ucraine, Oleksandr Syrsky, ha dichiarato che, tra il 6 e il 14 agosto, i Russi avrebbero erogato volumi di fuoco pari a circa 400.000 proietti d’artiglieria, ovvero circa 44.500 al giorno, mentre gli Ucraini si sarebbero dovuti limitare, per via di insufficienti disponibilità di munizionamento, a rispondere con circa 131.000 proietti, pari a circa 14.600 al giorno.
Una cifra 3 volte inferiore, dunque, che conferma un trend consolidato da tempo. Fra l’ottobre e il dicembre 2003, ad esempio, i Russi consumavano circa 30.000 proietti al giorno, con la controparte ucraina limitata a cifre collocate attorno ai 10.000. Similari rapporti comparativi in fatto di volumi di fuoco si sono avuti per quasi tutte le fasi del conflitto, con il rateo più favorevole, dal punto di vista ucraino, verificatosi soltanto fra l’agosto e il settembre 2023, quando i Russi impiegavano circa 20.000 proietti al giorno e gli Ucraini circa 13.000.
L’artiglieria ucraina, a conti fatti, non si è ancora ripresa dai mesi di temporanea cessazione degli aiuti americani verificatisi fra la seconda metà dello scorso anno e la prima metà di quello corrente. Come noto, detto evento ha avuto se non altro il merito di innescare un maggiore attivismo fra i Paesi europei nella ricerca di soluzioni all’annoso problema dell’insufficienza degli aiuti in fatto di munizionamento d’artiglieria all’Ucraina. In tal senso, è risultata rilevante la famosa iniziativa ceca (finanziata da un certo numero di Paesi europei e dal Canada) volta a rivenire, ovunque possibile in tutto il mondo, proietti dallo standard ex-Patto di Varsavia, data la loro idoneità ai calibri che ancora costituiscono la maggioranza del parco artiglieresco ucraino. Vi sono stati balletti di cifre sull’ammontare di munizionamento che sarebbe stato effettivamente possibile:
- acquisire, visto che non tutti i Paesi che ancora operano materiale di tipo sovietico sono difatti disponibili a rivenderlo, né esso è stato sempre rivenuto in condizioni di conveniente impiego, per così dire…;
- finanziare, data la realtà che poi si è data in termini di effettiva disponibilità alla copertura di costi da parte di taluni Paesi partecipanti all’iniziativa, i quali non sempre hanno poi confermato i propositi (o le tempistiche di pagamento) iniziali.
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