Si è conclusa in questi giorni l’esercitazione STELLA ALPINA, che ha visto addestrarsi per oltre 2 settimane, ai piedi della Marmolada, più di 600 militari dell’Esercito Italiano provenienti da reparti altamente specializzati.
Si è trattato di un evento – al quale hanno partecipato il Ministro della Difesa, Guido Crosetto, e il Capo di SME, Gen. Carmine Masiello – molto importante sotto il profilo tecnico-dottrinale e tecnologico. L’obiettivo era infatti mostrare il processo di adeguamento capacitivo e di innovazione tecnologica che l’Esercito sta portando avanti, in chiave multi-dominio, per far fronte alle minacce degli attuali scenari peer e near peer.
Nell’esercitazione è stato svolto un atto tattico finalizzato alla riconquista di una diga, condotto con capacità di combattimento convenzionali, affiancate e supportate dalle principali novità che stanno caratterizzando la trasformazione dell’Esercito.
Protagonista della gestione delle nuove tecnologie è stato il neo-costituito 9° Reggimento Sicurezza Cibernetica ROMBO, che ha realizzato una rete combat e una bolla tattica multi-dominio, mettendo in atto una serie di misure di protezione cibernetica ed elettromagnetica, per salvaguardare le unità, i sistemi e le connessioni tra di essi e conseguire la superiorità Cyber e di gestione dello spettro elettromagnetico (utilizzando sistemi di Tekné su veicoli GRAELION e SHIELD).
La bolla tattica ha permesso di massimizzare l’efficacia delle azioni cinetiche e la protezione delle forze impiegate presso la diga di Fedaia: unità di fanteria, cavalleria, artiglieria e genio della Brigata Alpina JULIA, Forze Speciali del 185° Reggimento Paracadutisti Ricognizione ed Acquisizione Obiettivi (RAO) ed elicotteri dell’Aviazione dell’Esercito (AH-129 MANGUSTA, CH-47 e AH-249 FENICE).
Per quanto riguarda i mezzi, a quanto risulta a RID, sono stati impiegati, tra l’altro, 2 veicoli autonomi (UGV) ruotati VIKING di IDV e un LINCE, anch’esso non pilotato. In particolare, il LINCE ha dimostrato anche la sua capacità di operare in maniera del tutto autonoma, grazie ad i pacchetti di autonomia che IDV sta sviluppando ad hoc. Su un VIKING era integrata una suite ISTAR con sistemi ottici e EW, mentre sull’altro era montata una torretta HITROLE di Leonardo. I sistemi erano controllati dal C2 di Rebel Alliance ARGO.
Nella bolla anche droni di Siralab ed il nuovo elicottero da esplorazione e scorta AW-249 FENICE, alla prima partecipazione ad un’esercitazione operativa.
Seguiteci anche sul nostro canale Telegram.