Lo scorso 29 agosto, il Dipartimento della Difesa statunitense ha annunciato che l’Esercito degli Stati Uniti ha assegnato all’azienda americana AeroVironment un nuovo contratto per la fornitura delle loitering munitions SWITCHBLADE 300 e 600, che saranno destinate ai reparti della fanteria dello stesso Esercito.

Nello specifico, questo accordo, del valore massimo di 990 milioni di dollari e della durata di 5 anni, è di tipo “indefinite delivery, indefinite quantity (IDIQ)”: ciò significa che la quantità di sistemi d’arma forniti e il relativo finanziamento saranno determinati nell’ambito di ognuno dei singoli ordini che verranno effettuati nell’arco dei 5 anni.

L’US Army impiega da ormai un decennio le SWITCHBLADE 300 di AeroVironment e, nel dicembre del 2023, ha assegnato, nel quadro del programma Low Altitude Stalking and Strike Ordnance (LASSO), un contratto per l’acquisizione anche delle SWITCHBLADE 600. Inoltre, lo ricordiamo, all’inizio del 2024 il DoD ha annunciato di aver selezionato proprio la SWITCHBLADE 600 come modello per una prima tranche di sistemi da acquisire nell’ambito di REPLICATOR, il programma lanciato dal Pentagono nell’agosto del 2023 e volto all’acquisizione, entro l’agosto del 2025, di migliaia e migliaia di esemplari di droni “low cost”, le cui caratteristiche di sostenibilità, spendibilità e ridondanza si stanno dimostrando fondamentali ed efficaci nei più importanti scenari operativi moderni, quali Ucraina e Medioriente. Sul programma REPLICATOR non si sa ancora molto, ma quel che è certo è che esso rappresenta un’iniziativa messa in atto dalla Difesa americana in chiave anti-cinese: infatti, tali sistemi d'arma verrebbero utilizzati in massa – e in diverse modalità – al fine di contrastare le forze di Pechino nel caso di una potenziale invasione di Taiwan.

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