RIVISTA ITALIANA DIFESA
I Russi “accelerano” in Donbas e minacciano Pokrovsk 30/08/2024 | TOMMASO MASSA

Nel corso delle ultime 4 settimane, le forze di Mosca sono tornate ad avanzare in Donbas, con ritmi sempre più sostenuti negli ultimi 15 giorni, in particolare in direzione di Pokrovsk, e si trovano ora a meno di 10 km dalla città, importante crocevia stradale e ferroviario, nonché hub logistico per l’intero fronte che corre da Bakhmut a Vuhledar.

Le operazioni di evacuazione da Pokrovsk sono già iniziate e, data la vicinanza dei Russi, sembra che la linea ferroviaria non venga più utilizzata dalle forze di Kiev per i rifornimenti.

La “rapida” avanzata russa in Donbas, che ha visto le truppe di Mosca conquistare in successione le aree a ovest di Novoselivka Persha, e gli insediamenti di Niu-York, Krasnohorivka, Kostyantynivka e Novohrodivka, è da ricondurre ad una serie di fattori.

In primis, i Russi hanno beneficiato di una superiorità numerica importante nelle succitate aree del fronte. Nello specifico, il problema del manpower ha impedito alle forze di Kiev di disporre delle riserve necessarie a contenere e arginare le avanzate russe, non avendo possibilità di spostare forze fresche nelle aree di maggiore pressione russa. La superiorità numerica russa è stata raggiunta in particolare dopo che gli Ucraini sono stati costretti a spostare truppe nell’Oblast di Kharkiv per contenere l'incursione russa di maggio, ed è stata ulteriormente acuita a seguito della decisione di impiegare circa 15.000 uomini per “portare la guerra in Russia”, con l’operazione nell’Oblast russo di Kursk inaugurata il 6 agosto. A ciò bisogna aggiungere il fatto che alcune delle unità ucraine schierate lungo il fronte del Donbas, come ad esempio la 47a o la 33a Brigata Meccanizzata, sono ormai impegnate in combattimento da diversi mesi, con scarse possibilità di risposo e rotazione, e sono dunque esauste.

Il secondo fattore, legato in parte al primo, è stato la carenza di fortificazioni e linee difensive indurite, ben strutturate e scaglionate in profondità, la cui costruzione a seguito della caduta di Avdiivka non è stata efficace, anche proprio a causa della carenza di uomini (oltre che per il poco tempo a disposizione e per il fuoco dell’artiglieria russa ormai troppa vicina). Inoltre, la carenza di effettivi ha impedito alle forze di Kiev di mantenere la necessaria densità operativa lungo la linea del fronte. A tal proposito, va sottolineato come, in diverse zone del fronte, le forze di Kiev abbiamo sostanzialmente abbandonato le posizioni per via dell’impossibilità di difenderle e per preservare risorse preziose (soprattutto i soldati), ripiegando su postazioni arretrate (come detto non ben strutturate) e lasciando dunque campo libero ai Russi per avanzare. Ciò si è verificato in particolare tra il 3 e il 7 agosto nell’area a ovest di Novoselivka Persha, tra il 16 e il 19 agosto a Niu-York, tra il 25 e il 27 agosto nell’area a nord di Karlivka.

Infine, vanno segnalati alcuni problemi nella catena di comando ucraina, sia a livello brigata che a livello battaglione, come evidenziato da diverse fonti filo ucraine, un problema già verificatosi a nordovest di Avdiivka, in particolare ad Ocheretyne, e abilmente sfruttato dai Russi per guadagnare terreno.

Veniamo ora ad un’analisi più approfondita delle varie sezioni del fronte.

Nell’area a nord di Avdiivka, ovvero lungo il fianco destro dell’attuale direttrice di avanzata russa (che viaggia in direzione est-ovest verso Pokrovsk), le forze di Mosca hanno occupato diverse posizioni a est dell’autostrada M30, in particolare a Niu-York (abbandonata dalle forze di Kiev e occupata dai Russi intorno al 20 agosto, dopo circa 2 settimane di combattimenti), e in direzione di Toretsk (con la conquista dell’area a est della città e le forze di Mosca ormai in periferia, dopo circa 20 giorni di attacchi).

Nell’area a ovest della M30, invece, la 110a Brigata Meccanizzata ucraina, coadiuvata da unità della Difesa Territoriale, ha tenuto il fronte, e non si sono registrate particolari avanzate russe. Le forze di Kiev sono così riuscite, almeno per il momento, a impedire alle truppe russe di minacciare la strada T0504 che collega Pokrovsk e Kostyantinivka, tenendo aperta un’importante via di collegamento tra il fronte di Pokrovsk e quello di Bakhmut-Chasiv Yar.

Spostandoci verso est, la 47a Brigata Meccanizzata e la 151a Brigata Meccanizzata ucraine (più un paio di unità di fanteria), sono invece dovute arretrare sulla seconda linea difensiva, abbandonando il villaggio di Novohrodivka (occupato dai Russi il 29 agosto). Quest’ultima direttrice, quella di maggior successo, ha visto le forze di Mosca avanzare di circa 15 km in 20 giorni (da Novoselivka Persha a Novohrodivka). Circa 6 km km più a sud, le difese ucraine, imperniate sulla cittadina di Selydove e tenute dal 78° Reggimento d’Assalto e dalla 117a Brigata Meccanizzata, sono al momento sotto attacco da nordest, con le truppe russe che si trovano ormai alla periferia est di Selydove, dopo aver conquistato Mykhailivka il 29 agosto. Sempre in quest’area, la 114a Brigata di Fucilieri Motorizzata russa è avanzata in direzione sud, conquistando i villaggi di Kalynove e Memrik (rispettivamente il 27 e 28 agosto), con la 25a Brigata Aerotrasportata ucraina che ha ripiegato sul villaggio di Ukrains'k, la cui difesa pare però difficoltosa data l’assenza di postazioni difensive strutturate.

L’eventuale caduta di Ukrains'k porterebbe le forze di Mosca alle spalle della principale linea ucraina in questo settore, incentrata su Hirnyk, Kurakhivka e Vovchenka, costringendo almeno 2 brigate ucraine situate tra Karlivka, a nord, e Krasnohorivka (conquistata dai Russi il 25 agosto), a sud, a ripiegare in direzione ovest (sponda ovest del fiume Vovcha) per evitare l’accerchiamento da nord. Il problema principale per gli Ucraini in quest’area del fronte è che le linee difensive sono orientate in direzione est e sud, e non sono dunque preparate per affrontare un attacco, appunto, da nord. La soluzione potrebbe essere ripiegare sulla città di Kurakhove (situata 15 km a sudovest dell’attuale linea di contatto), protetta a nord da un bacino idrico formato dal fiume Vovcha e a sud e a est da linee di trincee e postazioni indurite. Proprio a est di Kurakhove le truppe russe sono avanzate da Marinka verso la città per un paio di chilometri, attestandosi nei pressi della penultima linea difensiva prima dell’abitato.

In sostanza, dunque, i Russi continuano ad avanzare in direzione ovest e lungo il fianco sinistro (verso sud), mentre lungo il fianco destro non si registrano per il momento particolari successi. Spostandoci, infine, nel settore di Vuhledar, le forze di Mosca hanno quasi ultimato la conquista di Kostiantynivka, con la 79a Brigata d’Assalto Aereo Ucraino che ha abbandonato la città per ripiegare su Katerynivka (4 km a ovest circa); la O0532 per Vuhledar è quindi ora sotto controllo russo.

Nel complesso, dopo la caduta di Ocheretyne a inizio maggio, i Russi hanno continuato a guadagnare terreno lentamente ma a un ritmo crescente (in particolare nelle ultime 2-3 settimane), forti della superiorità di uomini e potenza di fuoco (artiglieria, ma anche FAB con kit di correzione e estensione della gittata), e, sebbene le perdite umane e materiali siano rilevanti, sembrano per il momento avere ancora spinta.

Negli ultimi 4 mesi, le forze di Mosca sono avanzate di circa 20 km in direzione ovest, con un saliente largo ora circa 17 km (nord-sud).

(Immagine: Mappa che mostra l'avanzata russa degli ultimi 4 mesi. In rosso la linea del fronte precedente, in verde quella attuale.)

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