
Lo scorso luglio, l’USAF ha annunciato di aver selezionato 5 aziende per lo sviluppo di soluzioni software basate sull’autonomia da integrare sul primo lotto della futura flotta di Collaborative Combat Aircraft (CCA). In realtà, l’assegnazione dei contratti sarebbe già avvenuta mesi fa, ma la Forza Armata ha deciso di non fornire informazioni dettagliate a riguardo, tanto che anche i 5 vincitori di questi primi contratti restano classificati.
I contratti sono sono stati assegnati, come si diceva, al fine di sviluppare un pacchetto di soluzioni software basate sull’autonomia che – una volta selezionata quella maggiormente idonea – saranno alla base delle logiche di controllo di tutte quelle piattaforme senza pilota che affiancheranno, nell’ambito del “sistema di combattimento del futuro”, i velivoli pilotati, siano essi di 5a generazione, come l’F-35, o di 6a generazione, come il Next Generation Air Dominance (NGAD), il cui programma sembra essere, tuttavia, adesso “in bilico” (a questo proposito, rimandiamo all’analisi “A rischio il NGAD”? Pubblicata su RID 8/24). In pratica, questi UAV/CCA sono progettati per svolgere diverse funzioni e per essere, così, utilizzati come estensione delle capacità del caccia madre in qualità di “sensori volanti” e/o gregari armati capaci di scoprire e ingaggiare bersagli, evitando di fatto al caccia l’esposizione ai rischi della reazione avversaria e aumentandone quindi le doti di sopravvivenza.
L’USAF prevede di far entrare in servizio almeno 1.000 CCA entro la fine del 2030; lo sviluppo delle piattaforme avverrà a “scaglioni”, definiti nel programma come “Increments”, con diversi modelli di velivolo prodotti in svariati lotti, tramite i quali verranno, via via, apportate evoluzioni e nuove capacità al “mix”. Lo scorso aprile, l’Air Force ha deciso di finanziare le proposte di Anduril e di General Atomics affinché procedano con la fase di maturazione del design di dettaglio e di dimostrazione in volo; il contratto definitivo, volto quindi alla produzione vera e propria dell’Increment 1, dovrebbe essere aggiudicato nel 2026, al fine, appunto, di schierare la prima capacità operativa entro fine decade.
Nell’attivare le relative opzioni contrattuali con Anduril e GA l’USAF ha di fatto escluso, almeno per il soddisfacimento di questo primo Increment – i 3 giganti del settore aerospaziale americano: Boeing, Lockheed Martin e Northrop Grumman.
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