Negli ultimi anni la FN Herstal ha realizzato una gamma di pistole davvero completa, alla quale si sono aggiunte la nuova HIPER calibro 9x19 e la versione aggiornata della FIVE-SEVEN, ovviamente sempre in calibro 5,7x28.
FN HIPER calibro 9x19
La HIPER è stata sviluppata dalla FN con l’ambizione di rinnovare i fasti e il successo della Browning HP-35 (High Power o Grande Puissance 35, a seconda della lingua di riferimento): una pistola, quest’ultima, che non ha bisogno di presentazioni e che dal 1935 è rimasta in servizio fino ad oggi. Ricordiamo, per esempio, che essa è stata arma di ordinanza negli Eserciti Canadese e Australiano sino al 2022.
La FN HIPER, destinata esclusivamente al settore militare e al mercato delle forze di Polizia (Military & Law Enforcement), si trova di fronte un compito ostico, sia per la presenza sul mercato di forti concorrenti internazionali, sia perché gli utilizzatori sono spesso conservativi. Per tale ragione, l’azienda ha puntato sull’innovazione e sull’ergonomia: l’arma, infatti, presenta comandi disposti e con funzioni diverse rispetto alla norma e adotta soluzioni di regolazione pensate per adattarsi meglio alle diverse richieste future.
Veniamo alla descrizione dell’arma, Esternamente, quello che si rileva subito sono i comandi completamente ambidestri di blocco del carrello e di sgancio del caricatore: le leve di hold open sono spostate dietro, nella posizione solitamente occupata dalle leve di sicura; lo sgancio del caricatore avviene tramite una leva ad azione semi circolare sull’impugnatura e non con il più comune pulsante. Tra l'altro, questo particolare sistema di sgancio si può facilmente confondere come una leva di decocking, visto che altre aziende in passato hanno utilizzato questa posizione. Più avanti, entreremo nei dettagli.
La costruzione è “tradizionale” (almeno secondo i parametri moderni), ossia con fusto in tecnopolimeri rinforzati e il gruppo canna-carrello in acciaio. Tuttavia, osservando meglio la FN HIPER, si nota un accoppiamento tra i 2 elementi molto stretto: accorgimento adottato per limitare l’entrata di particelle estranee nell’arma.
Il carrello otturatore ha linee squadrate e una coppia di intagli di presa, sia posteriori che anteriori, mentre il fusto e la linea dell’impugnatura hanno invece curve più morbide. Il fusto è segnato da aree geometriche con finitura superficiale anti scivolo: efficace ma non troppo aggressiva per la mano del tiratore. Le superfici frontali e dorsali dell’impugnatura, inoltre, presentano solcature di presa. L’impugnatura è predisposta per l’inserimento di dorsalini di diverse dimensioni, in modo da offrire la migliore ergonomia in base alle dimensioni delle mani degli operatori. Osservando ancora l’area dell’impugnatura, si nota un’elsa con terminale tronco e con incavo abbastanza alto rispetto l’asse della canna: si tratta di un tipo di presa che facilita il controllo diminuendo di qualche grado l’impennamento dell’arma allo sparo. Alla base dell’impugnatura e sui fianchi si notano 2 intagli rettangolari, voluti per agevolare la presa sulla basetta del caricatore in caso quest’ultimo non cadesse da solo all’atto dello sgancio e si dovesse, pertanto, ricorrere all’estrazione manuale. Guardando invece l’imboccatura del caricatore, questa risulta svasata per facilitare l’inserzione rapida del caricatore.
L’articolo completo è pubblicato su RID 8/24, disponibile online e in edicola!
Seguiteci anche sul nostro canale Telegram.