Finalmente ci siamo. Il Governo ha formulato il tanto atteso indirizzo in materia di F-35. Nell'ambito di una rimodulazione/diluizione nel tempo del programma, la Difesa italiana acquisirà 38 F-35 entro il 2020, in pratica 7-8 l'anno. E' quanto si apprende dal Documento di Documento Programmatico Pluriennale (DPP) per la Difesa per il triennio 2015 – 2017 presentato dal Ministro Pinotti al Parlamento. Dopo quella data, il programma verrà ulteriormente rimodulato, per un efficientamento complessivo della spesa, ma l'impegno all'acquisizione di 90 velivoli complessivi al momento resta (sul numero ci sbilanciamo dicendo che non verrà più toccato perché al di sotto di esso il programma non porterebbe quei ritorni industriali attesi sulla base degli investimenti e delle politiche fatte negli ultimi 15 anni dalla Difesa italiana). Nel corso di quest'anno, al programma andranno 582,7 milioni di euro: 260 milioni per acquisizioni e supporto logistico, 66 per le predisposizioni e gli adeguamenti infrastrutturali ed altri 233 milioni di euro per il consolidamento dei ritorni industriali pianificati. Ad oggi, l'Italia ha contrattualizzato l'acquisto di 8 velivoli – 3 dei LRIP (Low Rate Initial Production) 6-7 e 2 del LRIP-8. 6 velivoli sono già in produzione nello stabilimento di Cameri ed uno a già effettuato il roll-out in vista della consegna entro l'anno all'Aeronautica. Quest'anno è prevista la firma dei contratti LRIP 9 e 10. Il LRIP 9 dovrebbe prevedere per l'Italia l'acquisizione di 2 aerei, di cui il primo in variante a decollo corto e atterraggio verticale STOVL. Per ulteriori approfondimenti sul DPP si rimanda a RID 07/15.