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Summit di Washington: il supporto all’Ucraina si rafforza, ma ancora nessuna certezza sui tempi di ingresso nell’Alleanza 10/07/2024 | Redazione

Nel corso della conferenza stampa terminata poco fa a Washington D.C. (8:15 ora locale), tramite la quale si è dato il via al secondo giorno di lavori del Summit NATO, il Segretario Generale dell’Alleanza, Jens Stoltenberg, nel rispondere a una delle domande dei giornalisti, ha dichiarato – ancora una volta – che, nonostante il supporto incondizionato all’Ucraina, non è ancora possibile fornire con certezza le tempistiche di un’eventuale adesione di Kiev all’Organizzazione. Questo, chiaramente, non solo per via del necessario consenso e comune accordo da parte di tutti gli alleati, ma anche, e soprattutto, per via dell’impossibilità, da parte ucraina, di soddisfare alcuni dei requisiti fondamentali per ottenere l’accesso all’Alleanza; tra le condizioni, lo ricordiamo, è infatti di primaria importanza l’integrità territoriale, requisito che, al momento – e per forza di cose, diremmo – l’Ucraina non è in grado di soddisfare. Dunque, a meno di non accettare, in accordo con Mosca, una partizione dell’Ucraina stessa – decisione che creerebbe un precedente per il diritto internazionale – la membership resta una questione sostanzialmente aperta.

Tuttavia, come riportavamo già questa mattina, l’assistenza a Kiev resta una prerogativa incondizionata, e lo dimostrano le decisioni sul piano finanziario e le novità in termini di fornitura di sistemi d’arma. Ma non solo: già a metà dello scorso giugno, nel corso di un meeting svoltosi a Bruxelles, i Ministri della Difesa dell’Alleanza si erano accordati circa l’istituzione di una nuova missione, la NATO Security Assistance and Training for Ukraine (NSATU), per il coordinamento della formazione e l’addestramento del personale militare e civile coinvolto nelle attività di supporto all’Ucraina. La Missione, che avrà il proprio Comando a Wiesbaden, in Germania, conterà anche diversi siti basati sul territorio orientale dell’Alleanza, e vedrà coinvolte più di 700 unità (tra personale civile e militare), provenienti non solo dai Paesi Membri, ma anche da nazioni partner dell’Alleanza impegnate nel sostegno a Kiev. Questa nuova iniziativa rappresenta, utilizzando le parole stesse del Segretario Generale,“un ulteriore tassello per la futura adesione dell’Ucraina alla NATO”.

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